La famiglia, scuola d'amore e gratitudine

Mons. Vincenzo Paglia a Ginevra sul tema “Diritti umani e Famiglia”

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Il Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, mons. Vincenzo Paglia, è intervenuto oggi all’incontro promosso dall’Osservatorio permanente sulle Missioni della Santa Sede alle Nazioni Unite insieme ad altre organizzazioni internazionali con sede a Ginevra, sul tema: Promuovere i diritti umani e la libertà attraverso la difesa legale e sociale della famiglia (“Promoting Human Rights and Freedoms through legal and social Protection of the Family”).

Ha introdotto i lavori Sua Ecc. l’Arcivescovo Silvano M. Tomasi, Nunzio apostolico presso l’Osservatorio della Santa Sede. Ha moderato l’incontro l’Ambasciatrice straordinaria plenipotenziaria rappresentante permanente del Regno dello Swaziland (Africa meridionale), Thembayena Annastasia Dlamini.  Relatori, con mons. Paglia: il Prof. Xavier Lacroix, docente all’Università cattolica di Lione e membro del Comitato nazionale consultivo sull’etica in Francia, e Michele Schumacher, ricercatore presso l’Università di Friburgo, in Svizzera.

Mons. Vincenzo Paglia ha presentato una relazione sul tema: “La famiglia, risorsa per la società”, nel Ventesimo Anniversario dell’Anno Internazionale sulla Famiglia e nel Trentesimo Anniversario della Carta dei Diritti della Famiglia della Santa Sede.

Ad introduzione del suo intervento, il Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia ha ricordato che, in occasione degli Anniversari, il Dipartimento degli Affari economici e sociali del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, quest’anno, ha ribadito «l’opportunità di rimettere al centro il ruolo delle famiglie per lo sviluppo, anche condividendo le buone pratiche di politiche familiari, prendendo in esame i cambiamenti nella concezione della famiglia e suggerendo soluzioni».

La famiglia è un diritto umano fondamentale, ha detto mons. Paglia. «La famiglia è l’unità fondamentale della società umana. In essa le generazioni si incontrano, si amano, si educano, si aiutano l’un l’altra e vivono il passaggio da un’età all’altra. E questa concezione della famiglia è stata accolta da tutte le culture nel corso della storia, come riconosce la Dichiarazione universale dei Diritti Umani: “Uomini e donne di ogni età, senza limitazioni di razza, nazionalità o religione, hanno il diritto di sposarsi e fondare una famiglia”».

Il Presidente ha, quindi, ricordato come la Carta dei Diritti della Famiglia riaffermi l’importanza strategica del ruolo della famiglia nella società. Già nel Preambolo si legge: «I diritti della persona, seppure espressi come diritti dell’individuo, hanno una dimensione sociale fondamentale, che trova una innata e vitale espressione nella famiglia, fondata sul matrimonio, come intima unione di vita nella complementarietà tra un uomo e una donna, che è costituita nell’unione indissolubile del matrimonio, liberamente contratta ed espressa pubblicamente, aperta alla trasmissione della vita».

Dunque, «La famiglia è la risorsa fondamentale della società, la fonte primaria del capitale sociale e il diritto principe dell’umanità La stessa stabilità della società dipende, di pari passo, dalla stabilità della famiglia, da cui scaturisce».

Si può, infatti, affermare senza dubbio che «la famiglia, composta da madre, padre e figli, nonostante i tanti attacchi cui è soggetta, ha il primo posto nel cuore della gente di ogni parte del mondo, e tutte le ricerche e gli studi al riguardo rivelano che la maggior parte dei giovani guardano con gioia alla famiglia come unione che dura tutta la vita tra moglie e marito». Purtroppo, però, «questa concezione è opposta alle correnti culturali che considerano impossibile amare qualcuno per sempre. Ci sono giovani che possono professare con entusiasmo amore eterno per la squadra di calcio preferita, ma non possono dire lo stesso per la propria moglie».

Sulla base di ricerche e studi anche sociologici promossi dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, mons. Paglia ha affrontato quattro argomenti fondamentali di ogni trattazione sulla famiglia: la coppia e il matrimonio, i rapporti intergenerazionali, la famiglia e il lavoro, famiglia e capitale sociale.

«Il matrimonio è un valore aggiunto per le persone e per la società, in quanto rafforza la qualità della relazione nella coppia e ha importanti effetti (biologici, psicologici, economici e sociali) per bambini e adulti. La stabilità delle relazioni familiari è un bene prezioso e quando è carente tutti i membri ne risentono negativamente. In particolare, la stabilità del matrimonio è determinante per una socializzazione positiva dei minori».

«L’esperienza di solidarietà tra generazioni nelle famiglie naturali è molto più frequente e profonda che in altre forme di convivenza. I bambini che vivono con i loro genitori biologici godono perlopiù di migliore salute fisica e psicologica e mostrano maggiore fiducia e speranza nella vita. Studi su tre tipi differenti di strutture familiari – famiglie bi genitoriali, famiglie allargate e famiglie mono-genitoriali – mostrano la maggiore fragilità degli ultimi due modelli. Nelle cosiddette famiglie allargate, i genitori hanno maggiori difficoltà nell’espletare il loro ruolo educativo. Nelle famiglie con un solo genitore o separate sono caratterizzate da una maggiore sfiducia nel contesto sociale e una maggiore incidenza nei minori di problematiche psicologiche  e stati di ansietà».

«La famiglia costituisce una fonte risorsa preziosa per il mondo del lavoro, tanto più maggiormente quando il mondo del lavoro beneficia la famiglia. E dunque, riconoscendone l’importanza per la società umana, il mondo del lavoro deve organizzarsi per porla al centro del proprio operare i bisogni della famiglia. I governi, a propria volta, dovranno mettere a punto politiche pubbliche, anche secondo il principio di sussidiarietà, con programmi di assistenza soprattutto rivolti al sostegno di famiglie in difficoltà o divise».

«Processi liberi e democratici politici ed economici sono possibili soltanto dove la fabbrica sociale è forte e la sfera pubblica e civile richiede e tutela i valori umani basici, promuovendo il bene comune e creando le condizioni affinché le famiglie possano costituirsi e svilupparsi. Come sosteneva già Alexis de Tocqueville, “una moderna democrazia necessita di una famiglia solida e stabile”. La famiglia costruisce relazioni sociali forti, è generatrice del capitale sociale primario ed è creatrice di fabbrica  del “benessere delle nazioni”». La famiglia, in quanto “organismo vivente”, «costituisce il primo strumento di umanizzazione delle persone e della vita sociale».

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ZENIT Staff

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