La devozione a Maria e la Basilica di Santa Maria Maggiore

Ricorre oggi, 5 agosto, la ricorrenza liturgica della dedicazione della celebre Basilica, conosciuta dai romani con diversi nomi

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Il 5 Agosto è la ricorrenza liturgica della dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, un luogo pieno di fascino e di storia che attira la devozione di tanti fedeli.

Esso è il primo santuario mariano costruito in Occidente. Per volontà di papa Liberio questa chiesa fu edificata a partire da un antico tempio pagano, situato sul colle Esquilino. Un’antica leggenda narra che la Madonna sia apparsa la notte del 5 Agosto del 352 a papa Liberio e a un patrizio romano, invitandoli a costruire una chiesa dedicata a Maria nel luogo dove avrebbero trovato la neve nel mattino seguente. Quel segno fu confermato il mattino del 6 Agosto e per questa ragione fu edificata in quel luogo una chiesa che prese il nome di Santa Maria della neve.

Circa un secolo dopo, papa Sisto III decise di ricostruire la chiesa nelle dimensioni attuali, per onorare la Madonna, alla quale era stata attribuito, durante il Concilio di Efeso (431), il titolo di Madre di Dio. Il nome Maggiore è motivato dal fatto che il popolo cristiano è chiamato a rendere alla Vergine Maria una venerazione più grande rispetto a tutti gli altri santi. Maria è l’unica creatura che ha ricevuto il singolare privilegio di essere stata assunta in anima e corpo nel cielo. La Basilica viene chiamata anche Santa Maria del Presepe, perchè nel VI secolo furono portate in questo luogo delle tavole di legno che facevano parte della mangiatoia nella quale è stato adagiato il bambino Gesù a Betlemme.

Ogni singolo nome, attributo a questa Basilica di Roma, costituisce un’indicazione data ad ogni fedele per conoscere meglio la Madre di Dio e la Madre nostra. Il titolo di Santa Maria della neve ci invita a lasciarci rinfrescare sotto il manto di Maria per trovare quel refrigerio spirituale che rende più gioiosa la nostra vita. Durante questi giorni d’estate nei quali si registrano le più alte temperature esterne e nei quali si dedica il maggior tempo al riposo del corpo, vi è il serio rischio di rilassarsi troppo nella vita spirituale. La preghiera, la partecipazione alla Santa Messa, la testimonianza della propria fede, tendono ad essere tralasciate, incorrendo nel pericolo di cadere in una tiepidezza spirituale. In questo tempo tenere sempre vicino a noi Maria, significa continuare a vivere il ritmo della Chiesa senza perdere le proprie abitudini della vita spirituale, perchè la tentazione del peccato diventa ancora più forte proprio nei momenti di maggiore ozio del corpo e dell’anima.

Il secondo titolo di questa chiesa, Maria del Presepe, è un altro segno con il quale la Vergine vuole sorreggerci in questa stagione estiva. Gesù Cristo ha avuto come culla un luogo poco comodo e scarsamente accogliente.  Le tavole di legno della mangiatoia sono un richiamo a non adagiarci alle comodità della vita, perchè esse conducono alla pigrizia spirituale. Molti ricercano luoghi di vacanza con le maggiori adagiatezza possibili, perchè attribuiscono ad esse l’origine del benessere personale.

Quella mangiatoia ci ricorda che la vera serenità è la pace del cuore, che nasce dal dedicare tanti piccoli spazi della giornata alla relazione con Dio, dallo stare insieme in famiglia e dal vivere con fede la storia che Dio ci ha dato. Quelle tavole di legno sono un richiamo alla semplicità di stile di vita, che si manifesta nel contemplare la bellezza della natura, nel ringranziare Dio per il dono della vita, nel lodare il Signore per averci dato la possibilità di svolgere il nostro servizio nella Chiesa.

Ed infine, il nome di Santa Maria Maggiore, racchiude tutti gli elementi della devozione mariana. La prima grandezza di Maria è quella di essere serva obbediente e discepola del suo Figlio Gesù Cristo. Proprio perchè rimane sempre vicina al suo Figlio, Maria rimane vicina ad ogni essere umano. Maria non fa distinzione di persone, una madre ama tutti i suoi figli, sia quelli fedeli che quelli disobbedienti. Per coloro che l’ascoltano maggiormente, Maria li invita a perseverare nella loro fede e li spinge ad amare coloro che sono assopiti dall’incredulità, affinchè possano affidarsi maggiormente alla Madre del cielo che vuole portare tutti i suoi figli da Gesù.

A coloro che non hanno la fede in Dio, Maria vuole donare una grazia particolare, rimanendo silenziosamente ai piedi della loro croce. Maria è la Madre silenziosa che condivide le sofferenze della malattia fisica, i dolori del peccato, le piaghe della nostra incredulità. Maria come Madre è la maggiore, è la più grande, perchè intercede sempre verso suo Figlio, per farci ottenere il perdono dei peccati, la guarigione dalla nostra incredulità, il sollievo del dolore dell’anima.

Tutta la Chiesa è chiamata a crescere nella fede in Gesù Cristo per mezzo della Beata Vergine. In questo giorno Maria desidera ardentemente che la invochiamo con cuore sincero, affinchè la possiamo sempre riconoscere, dietro ogni vicenda della nostra vita, come Madre, Maestra e Consigliera. Maria è la più grande, perchè supera i limiti del tempo e dello spazio: Ella ci segue, ci precede, ci accompagna durante tutto il pellegrinaggio della nostra vita.

Per questo motivo, se in qualche occasione non riusciamo a capire quello che sta accadendo, possiamo rivolgerci a Maria per trovare un approdo sicuro dove ripararci dalle tempeste della vita, per ricorrere a quell’abbraccio materno che dono sicurezza e consolazione, e per gustare quel sorriso della Madre che dona senso e speranza al nostro agire.

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Osvaldo Rinaldi

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