La comunione ed il miracolo della conversione dei cuori

Videomessaggio di papa Francesco alla conclusione del Congresso Eucaristico Internazionale che si è concluso a Cebu nelle Filippine

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In un videomessaggio Papa Francesco ha spiegato che sono due i gesti di Gesù nell’ultima cena, sui quali ha chiesto di riflettere ai partecipanti del 51° Congresso Eucaristico Internazionale, che si è concluso oggi a Cebu nelle Filippine, e cioè, la convivialità e la lavanda dei piedi.
Il Pontefice ha ricordato quanto fosse importante per Gesù “condividere i pasti con i suoi discepoli, ma anche e specialmente, con i peccatori e gli emarginati”.
“Seduti a tavola Gesù poteva ascoltare gli altri, sentire le loro storie, apprezzarne le speranze e le aspirazioni e parlare loro dell’amore del Padre”.
Papa Francesco ha invitato i presenti a imitare il Signore in modo che ad ogni eucaristia si vada incontro agli altri, “in spirito di rispetto e apertura, per condividere con loro il dono che noi stessi abbiamo ricevuto”.
Soprattutto in Asia dove la Chiesa cattolica è impegnata in un rispettoso dialogo con i seguaci di altre religioni, Papa Francesco ha indicato la testiomonianza di vite trasformate dall’amore di Dio come  “il modo migliore di proclamare la promessa del regno di riconciliazione, giustizia e unità per la famiglia umana”.
“Il nostro esempio – ha sostenuto – può aprire i cuori alla grazia dello Spirito santo, che li conduce a Cristo il salvatore”.
L’altra immagine utilizzata dal Pontefice per spiegare l’efficacia dell’Eucaristia è stata la lavanda dei piedi.
“La sera prima della sua passione, Gesù ha lavato i piedi ai discepoli in segno di umile servizio, dell’amore incondizionato con cui ha dato la sua vita sulla croce per la salvezza del mondo”.
Per questo motivo – ha sottolineato il Papa – “l’eucaristia è una scuola di servizio umile. Ci insegna a essere pronti a esserci per gli altri”.
Per spiegare la misericordia Papa Francesco ha ricordato l’immensa devastazione delle Filippine da parte del tifone. In quell’occasione insieme alla devastazione c’è stata “un’immensa effusione di solidarietà, generosità e bontà. Le persone si sono messe a ricostruire non soltanto le case, ma anche le vite”.
Secondo Papa Francesco è l’eucaristia che ci parla di questa forza che “scaturisce dalla croce e che porta continuamente nuova vita” perché  “cambia i cuori. Ci permette di essere premurosi, di proteggere chi è povero e vulnerabile e di essere sensibili al grido dei nostri fratelli e le nostre sorelle nel bisogno”.
“Ci insegna –ha aggiunto – ad agire con integrità e a rifiutare l’ingiustizia e la corruzione che avvelenano le radici della società”.
Il Pontefice ha concluso il videomessaggio auspicando che il Congresso eucaristico possa “rafforzare tutti nell’amore  verso Cristo presente nell’eucaristia. Che possa rendere capaci, di portare questa grande esperienza di comunione ecclesiale e impegno missionario nelle famiglie, nelle parrocchie, nelle comunità e nelle Chiese locali”.
“Possa essere fermento di riconciliazione e di pace per il mondo intero” ha concluso.
Al termine del Messaggio il Papa ha annunciato che il prossimo congresso eucaristico internazionale si svolgerà nel 2020 a Budapest, in Ungheria.
Il testo completo del video-messaggio è disponibile qui

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ZENIT Staff

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