Marriage - Wedding Rings

Robert Cheaib

La Chiesa Riformata Unita vota a favore del matrimonio omosessuale nelle sue chiese

Ieri la votazione di una risoluzione che permette l’unione tra persone dello stesso sesso nelle chiese riformate: 240 voti favorevoli contro 21 contrari

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Ieri pomeriggio, sabato 9 luglio, l’assemblea generale della Chiesa riformata unita (URC) ha votato a favore di un provvedimento che permette alle sue chiese locali di celebrare e registrare matrimoni di coppie dello stesso sesso. Ciò significa che l’Urc è oggi la più grande denominazione del Regno Unito che consente liberamente l’unione tra coppie omosessuali nelle sue chiese.
La risoluzione – informa il sito dell’Urc – è stata votata con 240 voti favorevoli contro 21 contrari. Per consentire alla proposta di passare era necessaria una maggioranza di due terzi. Ora le chiese riformate in Inghilterra e Galles che desiderano registrare nei loro edifici il matrimonio di coppie gay possono iniziare immediatamente il processo (in Scozia il quadro giuridico è diverso, ma gli effetti della decisione della Urc sarà sostanzialmente simile).
L’assemblea generale aveva considerato la proposta culminata nel voto di ieri già due volte in passato: nel 2014 e, di nuovo, in una speciale sessione singola dell’assembla nel giugno 2015. Commentando la votazione, il reverendo John Proctor, segretario generale della Urc, ha detto: “Oggi la Urc ha preso una decisione importante di cui alcuni si rallegreranno e che ad altri risulterà scomoda. Quelli delle nostre chiese che ora desiderano offrire servizi completi di matrimonio a coppie dello stesso sesso sono liberi di farlo, mentre le chiese che non vogliono non sono costretti a farlo. Tutti, comunque, sono parte di questa denominazione. È stata una questione delicata per molti nelle nostre chiese. Ed è stato importante prendere il nostro tempo nel corso del processo decisionale, e di ascoltarci più attentamente possibile gli uni con gli altri”.

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ZENIT Staff

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