La Chiesa italiana fa gli auguri al Santo Padre

Per i due anni di pontificato, la CEI saluta Francesco come “testimone e maestro di reale vicinanza alla gente”

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Il secondo anniversario dell’elezione di papa Francesco al soglio pontificio, è stata salutata da numerosi messaggi di auguri da parte di personaggi e istituzioni di rilievo della Chiesa italiana.

A partire dalla Conferenza Episcopale Italiana che ha espresso la propria “gratitudine” al Santo Padre “per l’impegno appassionato e infaticabile che esprime a servizio del Vangelo”.

Francesco viene salutato dai vescovi italiani come “testimone e maestro di reale vicinanza alla gente, segno visibile e incoraggiante di una Chiesa che esce per incontrare il mondo, specialmente quello maggiormente bisognoso”.

Da parte sua,  l’Azione Cattolica Italiana ha descritto i primi 24 mesi di pontificato come “due anni ricchi di frutti evangelici, due anni che hanno consegnato alla Chiesa e al mondo il volto di un Papa che fa della tenerezza e della misericordia il filo conduttore del suo ministero”.

Francesco, si legge nel messaggio dell’Azione Cattolica, “ha trasmesso a tutti noi la passione per l’incontro con le donne e gli uomini di questo nostro tempo difficile e insieme meraviglioso; che ci chiede di essere compagni di strada dei poveri, degli ultimi, di coloro che soffrono e chiedono che non sia negata la speranza”.

La Comunità di Sant’Egidio ha definito papa Bergoglio un “figlio del Concilio Vaticano II” che “ha comunicato il Vangelo della misericordia e della tenerezza” e “ha trasmesso la passione per l’incontro con tutti, a partire dai poveri e dalle periferie”.

Il pontificato di Francesco “è già ricco di frutti” e “la sua predicazione saprà guidarci anche in futuro su nuove frontiere per rinnovare il mondo e la Chiesa”, trasmettendo in particolare “trasmesso la passione per l’incontro con tutti, a partire dai poveri e dalle periferie, facendoci sentire l’entusiasmo per una Chiesa in uscita, capace di aprirsi a tanti e di lavorare per la pace”, aggiunge Sant’Egidio.

Un messaggio di auguri è giunto anche da fra Domenico Paoletti, preside della Pontificia Facoltà Teologica “Seraphicum”, che si è soffermato sul verbo “uscire”, con cui frequentemente il Santo Padre si riferisce al’auspicato abbandono da parte della Chiesa di una “mondanità spirituale che è quell’autoreferenzialità che porta a vivere “una quaresima senza Pasqua”.

Fra Paoletti conclude il suo messaggio, dicendosi “molto contento che i nostri vescovi italiani abbiano accolto questo impulso dato alla Chiesa da papa Francesco tanto da collocare l’uscire come primo dei cinque verbi da coniugare nel prossimo Convegno nazionale di Firenze per una umanità nuova”.

Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito (Rns) fa riferimento alla notizia dell’inizio del Giubileo straordinario, indetto quest’oggi da papa Francesco, nell lettera rivolta al Santo Padre in occasione dell’anniversario della sua elezione. “La notizia dell’indizione di un “Giubileo straordinario – Anno della misericordia” – scrive Martinez riempie i nostri cuori di consolazione grande e ci spinge a supplicare sin d’ora lo Spirito Santo, perché siano numerosi e miracolosi i benefici per tante anime vicine e lontane dal Signore.”

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ZENIT Staff

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