La Chiesa di Genova e l'accoglienza dei profughi

Rispondendo all’appello di papa Francesco, la diocesi di Genova ha deciso di ospitare 50 profughi nel seminario arcivescovile, che vanno ad aggiungersi ai 400 già ospitati in diocesi

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“Nello spirito del Vangelo, in comunione con gli appelli di Papa Francesco e in continuità con lo spirito di solidarietà che storicamente ha segnato il cammino della Chiesa diocesana genovese, il cardinale Angelo Bagnasco ha accolto la richiesta di aiuto proveniente dalla prefettura di Genova per l’ospitalità, da oggi, a cinquanta profughi, rendendo temporaneamente disponibile allo scopo anche il seminario arcivescovile del Righi”. Così la nota della diocesi di Genova che annuncia che il seminario arcivescovile del capoluogo ligure dà accoglienza, da ieri, a 50 profughi. La stessa Chiesa di Genova già fornisce ospitalità a circa 400 profughi.

La Chiesa locale, del resto, attraverso la Caritas e l’Ufficio diocesano Migrantes, cura già l’accoglienza di cinquanta profughi in una struttura di San Martino. Altri quarantadue li ospita in una struttura diocesana in via del Campo. Presso il monastero nel quartiere di San Fruttuoso ne accoglie quindici, a Di Negro ottantacinque. Altri migranti sono ospitati dalle suore gianelline che hanno accolto nella loro casa in Salita del Monte 23 profughe. Il rettore del santuario delle Tre Fontane a Montaggio ospita stabilmente 30 giovani provenienti da Paesi africani e asiatici. Il Ceis infine ne accoglie 16 a Fassolo, 33 a Campo Ligure e a Genova.

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ZENIT Staff

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