La Chiesa cattolica maltese preoccupata per disegno di legge su adozioni omosessuali

Mons. Charles J. Scicluna, vescovo ausiliare di Malta, ne ha parlato anche con Papa Francesco, che ha definito questo scenario un “regresso antropologico”

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Nell’Europa cattolica rischia di aprirsi una nuova breccia legislativa che insidia l’unicità del matrimonio naturale. Il Parlamento maltese sta discutendo una proposta di legge che equipara sotto tutti gli aspetti, adozioni comprese, le unioni omosessuali con i matrimoni civili.

Il testo è approdato a La Valletta, presso il palazzo del Gran Maestro (questo il nome del Parlamento maltese), lo scorso 15 ottobre. Considerando che a Malta vige un sistema unicamerale e che la maggioranza dei membri del parlamento è laburista, esistono buone ragioni per prevedere che la legge venga velocemente approvata.

La Chiesa cattolica maltese è preoccupata da questo scenario. Lo ha spiegato mons. Charles J. Scicluna, dal 2012 vescovo ausiliare di Malta e membro della Congregazione per la dottrina della fede. Il vescovo, in un’intervista ad Avvenire, ha raccontato che nel corso della campagna elettorale delle ultime elezioni presidenziali, svoltasi tra il gennaio e il febbraio 2013, “tutti i partiti politici hanno promesso di agevolare le pretese della lobby gay e hanno promesso una legislazione a favore delle unioni civili”. “Dopo le elezioni di marzo 2013 – ha proseguito -, vinte dai laburisti del dottor Joseph Muscat, il governo si è mosso per onorare il proprio impegno con la lobby gay”.

Di questo tema mons. Scicluna ne ha parlato anche con Papa Francesco, in occasione di un incontro tra i due avvenuto in Vaticano lo scorso 12 dicembre. Secondo il Sunday Times of Malta, il Pontefice si sarebbe detto “scioccato” da questo progetto di legge, inoltre avrebbe incoraggiato mons. Scicluna a esprimere pubblicamente il punto di vista della Chiesa cattolica al riguardo. “Abbiamo discusso molti aspetti … e quando ho sollevato la questione che mi preoccupa come vescovo (il diritto per le coppie omosessuali di adottare) mi ha incoraggiato a parlar chiaro”, ha detto mons. Scicluna al Sunday Times of Malta.

Nell’intervista ad Avvenire, ha poi aggiunto che Papa Francesco ha definito questo sviluppo legislativo un “regresso antropologico”, mutuando quanto scrisse da arcivescovo di Buenos Aires nel 2010 in una lettera indirizzata a Justo Carbajales, direttore del Dipartimento dei laici della Conferenza episcopale argentina, che aveva organizzato una marcia contro la legge sul “matrimonio omosessuale” poi approvata dal Parlamento argentino.

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Federico Cenci

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