La Cei sostiene "la Chiesa madre di Gerusalemme"

Visita di due giorni della Presidenza della Conferenza episcopale italiana a Gaza e a Sderot, per esprimere “vicinanza e solidarietà concreta” alle popolazioni colpite dalla guerra

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

“Vicinanza e solidarietà concreta e immediata”. È questa la linea guida che ha condotto la Presidenza della Conferenza episcopale italiana a Gaza e Sderot, che si svolge tra oggi e domani. L’iniziativa risponde all’invito formulato dal Patriarca dei Latini di Gerusalemme, Fouad Twal, alla Cei di visitare le zone più colpite dalla guerra in Terra Santa. La delegazione è partita da Roma sabato sera e domenica è entrata nella Striscia i Gaza. A comporla, il presidente Cei, card. Angelo Bagnasco, i tre vice-presidenti (il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, e mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa) e il segretario generale, mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Jonio.

Proprio quest’ultimo, mons. Galantino, ha parlato oggi. “Essere qui per la Chiesa italiana significa assumersi degli impegni che non sono solo di preghiera ma anche di vicinanza e di solidarietà concreta e immediata”, ha detto. Visita che acquista ancor maggior significato – la riflessione di mons. Galantino – “alla luce dell’appello a pregare per la pace a Gerusalemme, lanciato da Papa Francesco domenica all’Angelus”.

Prima tappa della visita sono stati i quartieri distrutti, con sosta all’Ospedale Giordano. Dopo di che la delegazione si è recata alla Scuola del Patriarcato Latino; nel pomeriggio partenza per San Porfirio e incontro con il vescovo ortodosso Alexis. Terminato quest’appuntamento, i vescovi italiani si sono spostati nella parrocchia Sacra Famiglia di Gaza, dove hanno dapprima celebrato una Messa e poi hanno incontrato le famiglie cristiane della parrocchia e il parroco, padre Jorge Hernandez.

Nel secondo e ultimo giorno della visita, martedì 4 novembre, la giornata si aprirà con una celebrazione eucaristica a Gerusalemme in presenza dei sacerdoti e delle suore locali. Al termine della quale la delegazione andrà a Sderot, città nel distretto sud di Israele, distante un chilometro dalla Striscia, e spesso fatta oggetto di lanci di razzi. Ultima tappa, una breve visita al Santo Sepolcro. Quindi, dopo il pranzo nella sede del Patriarcato latino, la partenza per Tel Aviv e il ritorno a Roma nella serata di martedì.

“In tal modo vogliamo confermare e ribadire il tradizionale sostegno della nostra Chiesa alla Chiesa madre di Gerusalemme”, sottolinea all’agenzia Sir mons. Galantino, che ricorda come siano sempre “più numerosi i pellegrinaggi delle diocesi italiane. Sono tanti – dice – i vescovi che guidano le loro comunità diocesane in Terra Santa e nonostante le difficoltà del momento e le crisi che segnano questa regione non diminuiscono nel numero. Io stesso fra pochi giorni verrò in pellegrinaggio con la mia diocesi”.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione