La Caritas esorta a cancellare subito il debito estero di Haiti

Appello agli organismi finanziari internazionali

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 17 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Caritas Internationalis ha espresso la propria delusione di fronte alla mancanza di volontà politica da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI) per accordare la totale cancellazione del debito di Haiti durante la riunione del Fondo celebrata la settimana scorsa.

L’istituzione ha anche espresso soddisfazione per la recente decisione del FMI di concedere ad Haiti aiuti per circa 102 milioni di dollari a condizioni molto favorevoli per affrontare le ingenti necessità del Paese dopo il terremoto del 12 gennaio.

Anche se il direttore di gestione del Fondo, Dominique Strauss-Kahn, ha offerto il proprio sostegno alle iniziative volte a chiedere la cancellazione del debito haitiano e ha segnalato che “il Fondo sta lavorando con tutti i donatori per cercare di cancellare tutti i debiti di Haiti, incluso questo nuovo prestito”, la Caritas ricorda che “la cancellazione del debito potrebbe essere concessa nello spazio di cinque anni, quando Haiti dovrà iniziare a pagare le quote di restituzione del debito”.

E “nello spazio di cinque anni il mondo starà affrontando nuove emergenze e l’attenzione pubblica non sarà più concentrata su Haiti”, avverte.

Caritas Internationalis richiama quindi l’attenzione sulle “forti immagini che ci arrivano da Port-au-Prince, che dimostrano come dovranno passare molti anni prima che Haiti si trovi nelle condizioni di restituire un prestito internazionale”.

Per l’organizzazione, “questo è il momento di cancellare il debito”.

Per questa ragione, esorta il FMI a garantire l’eliminazione del debito immediatamente, mentre Haiti lotta per la sua ricostruzione, “un compito che richiederà decenni e migliaia di milioni di dollari”.

La richiesta si estende anche alla Banca Mondiale, con cui Haiti ha contratto un debito di 39 milioni di dollari, e alla Banca Interamericana per lo Sviluppo, con la quale il debito è di 447 milioni di dollari.

Anche se entrambe le entità hanno dato il proprio assenso alla cancellazione del debito, non è stato ancora stipulato ufficialmente un accordo in questo senso.

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ZENIT Staff

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