La Caritas avvia un piano d'emergenza dopo l'uragano “Thomas”

Soprattutto ad Haiti, uno dei luoghi più colpiti

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PORT-AU-PRINCE, giovedì, 11 novembre 2010 (ZENIT.org).- Dopo il passaggio dell’uragano “Thomas” sulla flagellata isola di Haiti, la Caritas locale sta valutando i danni per avviare il piano d’emergenza preparato già prima di questa nuova catastrofe.

Lo riferisce Caritas Spagna, una delle organizzazioni della rete Caritas che sta collaborando maggiormente alla ricostruzione di Haiti dopo il terremoto del 12 gennaio scorso.

Di fronte all’imminente arrivo dell’uragano “Thomas”, la rete Caritas aveva attivato venerdì scorso un piano d’emergenza per assistere circa 20.000 vittime.

In base alle prime stime ufficiali, l’uragano ha provocato circa 20 morti, 36 feriti e 7 dispersi. Più di 36.000 persone hanno dovuto essere evacuate.

Nelle ultime ore si è provveduto alla distribuzione di beni di prima necessità, come cibo, materiali di rifugio, prodotti igienici e tavolette per la potabilizzazione dell’acqua.

Dopo il suo passaggio per Haiti e il Costa Rica, dove sono morte circa 20 persone per uno smottamento provocato dalle intense piogge, l’uragano si dirige ora verso Cuba e la Repubblica Dominicana.

Questo nuovo disastro naturale “rappresenta un’altra difficoltà per le precarie condizioni igieniche e sanitarie di Haiti, e complica il piano di contenimento dell’epidemia di colera che la Caritas gestisce nel Paese da varie settimane”, informa l’organizzazione.

Secondo l’agenzia vaticana Fides, il colera ha già ucciso 442 haitiani e ne ha contagiati 6.700.

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ZENIT Staff

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