La Caritas ai Governi: riconoscete il fallimento nella lotta contro la fame

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MADRID, giovedì, 22 gennaio 2009 (ZENIT.org).- Caritas Spagna ha chiesto che i Governi riconoscano e analizzino le cause del fallimento nella lotta contro la fame di fronte alla Riunione di Alto Livello sulla Sicurezza Alimentare per Tutti (RANSA), che si celebrerà a Madrid il 26 e il 27 gennaio.

Mentre si prepara l’incontro, che vuole dare continuità al Piano Globale d’Azione delle Nazioni Unite, la Caritas considera che se nell’ultimo anno la fame è aumentata si deve all’adozione di modelli di sviluppo inadeguati.

In un comunicato che conta sul sostegno delle istituzioni aderenti alla campagna “Diritto all’alimentazione. Urgente” inviato a ZENIT, la Caritas esorta “i Governi a riconoscere onestamente l’incoerenza e l’inefficacia delle politiche degli ultimi decenni e a impegnarsi ad affrontare seriamente la crisi alimentare, ecologica ed energetica provocata dall’attuale modello di sviluppo”.

Secondo la FAO, nel 2007 vi erano nel mondo 923 milioni di persone affamate, cifra che è aumentata nel 2008 fino ad arrivare ai 963 milioni, visto che l’anno scorso è stato quello in cui si è verificato il maggiore aumento dei prezzi alimentari.

“Nessuno osa dire che la fame è conseguenza della mancanza di alimenti – afferma la Caritas insieme agli aderenti alla campagna nel comunicato –. La fame del XXI secolo affonda le sue radici nella discriminazione e nell’emarginazione in cui vivono milioni di persone e nella supremazia degli interessi commerciali ed economici sui diritti umani”.

Per questo motivo, di fronte alla Riunione di Alto Livello sulla Sicurezza Alimentare, il documento chiede di “orientare la lotta contro la fame dal punto di vista della realizzazione del diritto umano all’alimentazione”.

Dall’altro lato, propone di “identificare chi sono gli affamati e perché lo sono, così come di eliminare le condizioni che provocano la vulnerabilità”.

Il testo suggerisce di “dare un ruolo centrale nei programmi di sviluppo economico a un’agricoltura la cui finalità sia quella di garantire la sicurezza alimentare”, chiedendo di “riformare il sistema di produzione degli alimenti e di assicurare una produzione strategica volta a far fronte alle necessità alimentari della popolazione, così che non sia sottoposta alle fluttuazioni dei mercati”.

La nota suggerisce anche di “proporre un cambiamento di paradigma circa l’uso delle fonti di energia che evolva fino alla copertura della domanda attraverso fonti di energia rinnovabili” e considera necessario “riformare gli aiuti alimentari innovando gli strumenti e le strategie, e incorporando nuove formule nel trattamento della malnutrizione acuta”.

Esorta, infine, a “difendere i piccoli produttori e a promuovere il mercato dei prodotti locali”.

“La Riunione di Alto Livello sulla Sicurezza Alimentare convocata a Madrid è un’eccellente opportunità per dimostrare che lo sradicamento della fame è una priorità per i Governi e che gli impegni verranno mantenuti”, concludono i promotori della campagna.

Dal 2003, l’iniziativa “Diritto all’alimentazione. Urgente”, delle organizzazioni non governative (ONG) Prosalus, Caritas e Ingeniería Sin Fronteras, rivendica la realizzazione effettiva del diritto umano all’alimentazione per tutti gli abitanti del pianeta.

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ZENIT Staff

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