"La canonizzazione di Junípero Serra sarà un segno importante per tutti gli immigrati"

L’arcivescovo di Los Angeles, mons. José Gomez, commenta l’evento di settembre e spiega che tutte le critiche al francescano provengono dalla “ignoranza”

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“Quando Papa Francesco canonizzerà padre Junípero Serra, durante il suo viaggio di settembre negli Stati Uniti, lancierà un importante messaggio per tutti gli immigrati”. Lo ha affermato a ZENIT l’arcivescovo di Los Angeles, mons. José Gomez, a margine della giornata di sabato scorso al Pontificio Collegio Nordamericano, dedicato alla vita e all’opera del missionario francesco definito “l’Apostolo della California”.

“Siamo veramente contenti che il Santo Padre verrà negli Stati Uniti e che eleverà padre Serra agli onori degli altari”, ha aggiunto l’arcivescovo. “Noi abbiamo invitato il Papa a visitare la California, ma ci ha spiegato che per lui sarebbe difficile venire a causa della tempistica. Preferisce che i suoi viaggi siano brevi e che durino circa una settimana o giù di lì… Anche se gli dispiace non poter venire in California”. In ogni caso, la California sarà molto presente nel viaggio del Pontefice proprio per la canonizzazione di Junípero Serra “che per noi – ha rimarcato mons. Gomez – è uno dei fondatori”.

“La gente della California – ha proseguito – ha iniziato a capire meglio quanto sia importante riscoprire la storia della fondazione del paese”,  legata ai pellegrini del Nord-Est e ai Latinos che venivano dal Sud-Ovest. In particolare, ha rilevato il presule, una chiara manifestazione dell’impatto che questi missionari ebbero nella fondazione della California sta proprio nella denominazione delle città: Los Angeles, San Francisco, San Diego…

Questo “è un bellissimo ricordo di tutti quei missionari e soprattutto di padre Junípero Serra, che hanno davvero dato la vita per portare la gioia del Vangelo ai californiani” e soprattutto agli immigrati latino-americani.

Proprio su quest’ultimo punto, l’arcivescovo Gómez ha evidenziato come sia molto importante per tutti i migranti la canonizzazione del francescano. “In primo luogo perché, in un certo senso, anch’egli era un immigrato”, ha detto, “venuto da fuori degli Stati Uniti per vivere lì un certo numero di anni a lavorare e servire il popolo della California”. Poi, perché “ci ricorda che noi latini eravamo già lì e che non siamo arrivati ​​solo un paio di anni fa”.

Interrogato sulle critiche che imputano al missionario maltrattamenti e violenze corporali contro nativi americani, il presule ha affermate che tali accuse emergono “soprattutto per ignoranza”, perché “evidentemente non si sa chi era Junípero Serra e cosa faceva”.

“Se davvero si guarda, si esamina la sua vita, si vede chiaramente che era un difensore dei nativi, che andava contro tutti gli abusi che stavano accadendo in quel momento contro di loro. Ha anche intrapreso un lungo viaggio in Messico solo per lottare per questa gente”. Quindi – ha concluso Gomez – “è importante arrivare ad una buona conoscenza della figura del missionario, di chi fosse, del perché sia venuto in quel paese”. Soprattutto, ha aggiunto, “è importante che le persone si rendono conto di che sant’uomo Junípero Serra è stato”.

 

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Deborah Castellano Lubov

Deborah Castellano Lubov is Senior Vatican Correspondent for Zenit and its English edition. Author of 'The Other Francis,' now published in five languages, she gave a personal, in-depth look at the Holy Father, through interviews with those closest to him and collaborating with him, featuring the preface of Vatican Secretary of State, Cardinal Pietro Parolin. Lubov often covers the Pope's trips abroad, and often from the Papal Flight, where she has also asked him questions on the return-flight press conference on behalf of the English-speaking press present. Deborah Castellano Lubov, who also serves as NBC Vatican Analyst and collaborator, also has done much TV & radio commentary, including for NBC, Sky, EWTN, BBC, Vatican Radio, AP, Reuters and more. She also has written for various Catholic publications.

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