L'orgoglio di essere famiglia naturale

Costanza Miriano racconta della gioia di essere donna, moglie e madre

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L’auditorium “Redemptor hominis” della chiesa di Gesù Redentore, ha ospitato un affollato incontro su “Mass-media e famiglia”, organizzato dalla parrocchia in collaborazione con l’Ufficio diocesano delle Comunicazioni Sociali.

Ospite la giornalista televisiva Costanza Miriano, autrice di Sposati e sii sottomessa e Sposala e muori per lei, due libri che nel 2011 e nel 2012 hanno avuto un considerevole successo editoriale, pur proponendo un punto di vista che contrasta con la certe mode dominanti.

E’ da dire che la forma epistolare, ovverosia la raccolta di lettere indirizzate ad un destinatario, unita all’esposizione brillante ed a volte autoironica hanno contribuito alla diffusione di questi due volumi, estranei alle logiche della promozione editoriale ed affermatisi con il passa parola dei lettori.

”Noi dobbiamo recuperare l’antropologia cristiana per ridefinire l’uomo e la donna. Dobbiamo saper attingere alla Bibbia, dove la dignità della donna è prioritaria” ha sintetizzato monsignor Felicetto Gabrielli, parroco del Gesù Redentore.

Dal canto suo Costanza Miriano, madre di quattro figli, ha tenuto a precisare che “dobbiamo riappropriarci delle nostre vocazioni di uomo e di donna e di quella matrimoniale. La donna ha una sua particolare chiamata. Noi siamo quelle che in famiglia mantengono accesa la scintilla”. 

La giornalista del TG3 non si nasconde dietro a perifrasi nel delineare una specificità propria dell’uomo ed una della donna, per cui “ è innegabile che ci sia parità tra uomo e donna”, nel senso di “pari dignità. A volte vi è un malinteso per cui non si capisce che abbiamo talenti diversi. Siamo due cose diverse ed abbiamo ruoli diversi”.

Citando San Paolo, la Miriano dice che “gli uomini devono dare la vita per le donne. Occorre farsi carico dell’altro, farsi carico del male dell’altro”.

Don Marcello Di Fulvio, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Palestrina, dopo aver premesso che “sono libri interessanti e seducenti”, ha affermato che “parecchia gente si sta catalizzando sul tema del gender. Io rifiuto la parola genere. Definisco sesso: o uomo o donna”.

Nella contemporaneità si sta facendo scivolare il concetto della distinzione sessuale biologica di uomo e di donna a favore di un’identificazione soggettiva alla inclinazione di genere, o verso l’uomo o verso la donna, da qui il gender ed il trans gender.

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Paolo Schiavella

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