A painting of Christ on the wall of a house in La Cañada de Urdaneta

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L’omosessualità e la Misericordia di Dio

“Dio esce allo scoperto”, ultimo film di Cotelo nelle sale italiane dal 4 novembre, racconta la storia di un gay messicano convertito e diventato un evangelizzatore laico.

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Ci sono argomenti che spesso mettono in imbarazzo, argomenti che data la loro complessità si preferisce non trattare o trattare con retorica, lasciando quell’alone di mistero e riservatezza che non fa altro che amplificare sensazioni negative.

L’omosessualità è uno di questi argomenti… Anche in ambiti cattolici non sempre si trovano risposte confortevoli, risultando più facile seguire le idee e le teorie che propinano i media piuttosto che aprire il Catechismo della Chiesa Cattolica e leggere quale sia la vera risposta che la Chiesa fornisce. E così, si diffondono credenze e opinioni contraddittorie e lontane dal messaggio cristiano, perché è più facile giudicare se non si conosce la verità, è più facile emettere sentenze personali se non si conosce la legge.

In questo contesto si inserisce l’opera di un uomo che ha messo la sua vita al servizio della verità cristiana, una verità fatta di semplicità e amore: Juan Manuel Cotelo.

Il regista di Terra di Maria infatti, proseguendo il suo progetto editoriale insieme alla casa di produzione Infinito Mas Uno, ha realizzato il docufilm Dio esce allo scoperto, secondo capitolo della serie Potrebbe Succedere a te, nelle sale italiane a partire dal 4 novembre.

Il film racconta la storia di Ruben Garcia, un messicano gay che dopo una vita di eccessi e sregolatezza ha sperimentato in modo sconvolgente l’Amore di Dio.

E per farlo, prende spunto proprio da un passo del Catechismo della Chiesa Cattolica, il 2358: “quelle persone che presentano un’attrazione sessuale verso individui dello stesso sesso, devono essere accolte con rispetto, con passione e delicatezza; si eviterà così nei loro riguardi ogni segno di discriminazione ingiusta”.

Ruben racconta al regista la sua travagliata storia, iniziata con la scoperta di essere un bambino adottato. Il rapporto difficile con il padre, il suo relazionarsi esclusivamente con il mondo femminile, i soprusi e le violenze dei coetanei che lo chiamavano “femminuccia” … fino ad arrivare alla piena consapevolezza della propria omosessualità. Da quel momento, la sua vita è segnata da una progressiva vertigine autodistruttiva: rapporti sessuali prima, prostituzione dopo.

Il tutto, accompagnato da un perenne allontanamento da Dio, quel Dio che gli aveva negato la felicità, quel Dio che gli aveva donato un padre violento e prepotente. Il suo cuore ormai era indurito, provato da quello che aveva dovuto sopportare per quindici anni, e ormai neanche il pianto disperato della madre riusciva a commuoverlo.

Il racconto è forte, a tratti sconvolgente, ma Cotelo aveva avvertito tutti fin dall’inizio, lanciando anche la sua personale sfida: “questo viaggio può provocare nausea e vertigini in due tipi di spettatori: in chi rifiuta le persone con attrazione omosessuale e in chi rifiuta i cristiani.  Tu che cosa fai, inizi questo viaggio o resti dove sei?”.

Ruben ormai era pronto ad operarsi, a diventare un transessuale, era convinto che la vita era la propria e solo a lui spettava decidere su cosa farne.

Non aveva considerato però l’amore di Dio, una forza tanto misteriosa e tanto travolgente da poterti colpire in qualunque momento. Il suo momento, fu durante un incontro di preghiera a cui l’aveva invitato un’amica, durante il quale una donna, dal pulpito, lo guarda ed esclama “Dio ti ama!”.

Tre parole semplici, che dette da una sconosciuta sembrano quasi essere frutto di un delirio, ma che in realtà nascondono al loro interno la potenza di un messaggio salvifico. Per Ruben si apre così una fase sconosciuta, che mai forse avrebbe pensato possibile o si sarebbe augurato, quella del dubbio: “forse questo Dio è cieco, non vede come lo offendo, la vita che sto facendo? Io credevo che questo Dio non amasse gli omosessuali!”.

Scoprire che esiste invece un Dio capace di amare tutti, capace di accogliere chiunque come proprio figlio, ha cambiato completamente la sua vita. Da quel giorno, è iniziato per lui un periodo di riflessione, di preghiera e di profonda conversione.

Oggi Ruben è un evangelizzatore laico, testimonia la sua esperienza di fede di parrocchia in parrocchia, leggendo parti del suo libro “un omosessuale raggiunto dalla misericordia di Dio”, parla con gli omosessuali illustrando loro la vera posizione della Chiesa nei loro riguardi e il loro essere chiamati alla santità come chiunque altro.

L’opera di Ruben è sostenuta da tempo da alcune realtà della Chiesa Cattolica, tra cui Courage, un apostolato che aiuta gli omosessuali fornendo assistenza e percorsi di accompagnamento spirituale. Tutto questo è mostrato nella parte conclusiva del film, in cui si intermezzano interviste di persone omosessuali che hanno abbracciato la fede attraverso la pratica della castità (per informazioni visitare il sito www.courageitalia.it ).

Ma quella dell’omosessualità non è che un pretesto per Cotelo per affrontare un tema ancor più importante, un tema che rappresenta il filo conduttore delle sue opere e della sua poetica: la Misericordia di Dio.

Dubbi e incertezze riguardo al tema dell’omosessualità devono scomparire nel cuore di un cristiano di fronte all’immenso mistero della Misericordia di Dio. Il film di Cotelo grida con forza proprio questo: “Cristo è sceso in terra per i peccatori”, e vuole convincere di questo non solo tutti i cristiani assopiti, ma soprattutto coloro che vivono nella convinzione che il Perdono di Dio non possa riguardarli.

Con il doppio intento di diffondere il vero messaggio della Chiesa riguardo l’omosessualità e diffondere il messaggio misericordioso di Dio, Cotelo regala ancora una volta un film in grado di emozionare e richiamare le coscienze degli spettatori.

Il film, come era accaduto per Terra di Maria, ha bisogno di una forte condivisione per poter essere proiettato nelle sale italiane: cliccando qui è possibile richiedere il film nelle sale cinematografiche della propria città.

Sul sito di Infinito Mas Uno Italia, è inoltre possibile visionare le città in cui è già possibile vedere il film, nonché in guardare il trailer e i primi 10 minuti della pellicola.

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Gianluca Badii

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