L'obiezione di coscienza è un'ipotesi di reato?

Finisce in Procura il caso della dottoressa vicentina che ha negato la pillola del giorno dopo a una ragazza. Petizione on-line per esprimerle solidarietà

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Lo scorso 11 ottobre una dottoressa di turno al pronto soccorso di Noventa Vicentina, in Veneto, si è rifiutata di prescrivere a una coppia di ventenni la pillola contraccettiva avvalendosi dell’obiezione di coscienza. La vicenda è balzata agli onori delle cronache nazionali, tanto da suscitare il provvedimento della Ulss, che ha accolto le giustificazioni del medico ma ha annunciato che la prossima volta scatterà una sospensione automatica.

Contestualmente, anche la Regione Veneto si è interessata al caso. Su ordine del governatore Luca Zaia è stata avviata una commissione d’inchiesta. Pochi giorni fa, la sentenza: la dottoressa Rita Polo è venuta meno ai suoi compiti di medico della sanità pubblica, pertanto le toghe hanno intimato l’Ulss di comminare al medico un provvedimento disciplinare immediato e segnala la vicenda alla Procura della Repubblica di Vicenza in quanto il fatto potrebbe configurare, secondo le conclusioni degli ispettori regionali, ipotesi di reato.

Conclusioni che hanno subito innescato una rete di solidarietà nei confronti della dottoressa. Persino, sulla scorta del motto “l’obiezione di coscienza non si tocca”, l’associazione Generazione Voglio Vivere ha attivata una petizione per manifestarle solidarietà. Sono questi – riflette Samuele Maniscalco, responsabile di Generazione Voglio Vivere – i medici che vogliamo nei nostri Pronto soccorso: uomini e donne che si preoccupano veramente della nostra salute e non indietreggiano dinnanzi alle accuse del giornalismo ‘politicamente corretto’. La strumentalizzazione dell’ennesimo caso di obiezione di coscienza ci ha spinto a lanciare una petizione che in pochi giorni ha raccolto oltre 4mila adesioni. Le faremo pervenire alla dottoressa Polo perché possa sentire la vicinanza di migliaia di persone e affinché altri medici prendano spunto e coraggio da questa sua scelta”.

Incontrando l’Associazione medici cattolici italiani, papa Francesco ha ribadito l’importanza dell’obiezione di coscienza. Per essere fedeli “al Vangelo della vita e al rispetto di essa come dono di Dio, – ha detto il Papa – è necessario fare scelte coraggiose e controcorrente che, in particolari circostanze, possono giungere all’obiezione di coscienza”.

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ZENIT Staff

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