L'Isis uccide 21 copti egiziani in Libia, l'Egitto risponde con i raid

Giungono intanto la solidarietà e la preghiera dei vescovi cattolici e la condanna di al-Azhar

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Il giorno dopo la barbara esecuzione dei 21 copti egiziani da parte dei miliziani dell’Isis in Libia, giungono la solidarietà dei vescovi cattolici egiziani e la risposta militare dell’aviazione de Il Cairo. “Solidarietà, cordoglio e preghiera” sono stati assicurati dall’incaricato di affari della nunziatura apostolica dei vescovi egiziani, padre padre Rafic Greiche. “Abbiamo espresso alla Chiesa e alle famiglie delle vittime tutta la nostra vicinanza”, ha riferito il sacerdote all’agenzia Sir.

Anche al-Azhar, la più importante istituzione dell’Islam sunnita, ha condannato quanto avvenuto sulle rive della Tripolitania, definendola una “azione barbara, senza niente a che vedere con qualsiasi religione o coi valori umani”. La Chiesa copta ortodossa si è detta “fiduciosa” che i colpevoli verranno consegnati alla giustizia.

Intanto il patriarca di Alessandria dei copti cattolici, Ibrahim Isaac Sidrak, “porge le sue condoglianze a tutte le famiglie dei martiri, che hanno dato la vita a motivo della loro fede, e nello stesso tempo ringrazia il presidente Abdel Fattah al Sisi e tutte le istituzioni del governo egiziano per la veloce risposta che hanno dato a tale atto terroristico”. Al Sisi nei giorni scorsi aveva annunciato che l’Egitto si riservava “il diritto di rispondere”.

Risposta che è prontamente giunta. Riprendendo un comunicato dell’esercito, i media del Paese riferiscono che aerei delle Forze armate hanno colpito obiettivi dell’Isis in Libia. “Tutti dovrebbero sapere che gli egiziani hanno uno scudo che protegge la sicurezza della loro patria e una spada che amputa terrorismo ed estremismo”, si legge nella nota. “Confermiamo che la vendetta per il sangue degli egiziani – si legge ancora – è un diritto assoluto e sarà applicato”. 

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ZENIT Staff

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