L'eterologa non rafforza la famiglia

Ne mina le basi fondanti, dice Paola Ricci Sindoni, in un comunicato di Scienza & Vita

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“Il ricorso alla Consulta da parte del Tribunale di Milano è l’ennesimo attacco per via giudiziaria alla Legge 40”, commenta Paola Ricci Sindoni, Vicepresidente vicaria dell’Associazione Scienza & Vita. 

“La fecondazione artificiale eterologa, richiamata nel ricorso come necessaria per la propria vita familiare, ne decostruisce al contrario la struttura basata su un patto generazionale tra una donna e un uomo, legati per garantirne continuità e riconoscimento sociale. Come statuito anche dalla Corte di Strasburgo nel 2011, il divieto di fecondazione eterologa si fonda sull’inevitabile scomposizione che questa tecnica comporta tra i concetti di maternità e di paternità. Dissociazione che stravolge i principi di relazionalità familiare e di trasmissione generazionale. Va ribadita in maniera inequivocabile la prevalenza di una norma fondamentale del diritto che tutela prima di tutto il figlio: la certezza dell’identità genitoriale”.

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ZENIT Staff

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