“L’enciclica sull’ambiente? C’è chi la critica senza averla letta…”

Alla vigilia dell’assemblea generale di Caritas Internationalis, il cardinale Maradiaga si sofferma sul tema della salvaguardia del creato

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

La Chiesa “povera per i poveri” e la salvaguardia del creato sono tra i principali temi sul tavolo dell’assemblea generale della Caritas Internationalis, che si apre oggi in Vaticano.

One Human family, Caring for Creation è il motto dell’assemblea, i cui contenuti sono stati in parte esposti in anteprima in Sala Stampa Vaticana, dal cardinale Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis, assieme ad altri partecipanti alle sessioni.

Il porporato honduregno terminerà il proprio mandato in occasione di questa assemblea, la quale eleggerà il nuovo presidente. L’organismo federativo della Santa Sede riunisce oltre 160 Caritas nazionali, animate da un totale di due milioni di operatori, a beneficio di varie decine di milioni di persone in tutto il mondo, come ha specificato il segretario generale di Caritas, Michel Roy.

Accennando alla prossima enciclica di papa Francesco sull’ambiente, il cardinale Maradiaga  ha precisato che quello del Santo Padre sarà un approccio “etico” e “non scientifico” sulla salvaguardia del creato.

Inoltre il tema principale dell’enciclica non sarà tanto il “riscaldamento globale” quanto la “giustizia per la creazione”. Ciononostante, ha aggiunto Maradiaga, i mutamenti climatici sono un argomento da “prendere sul serio” e non è ammissibile che i cristiani possano esserne “indifferenti”.

I temi in agenda della Caritas per i prossimi anni saranno dunque: “Aiutare chiesa nel suo impegno verso poveri”; “rispondere alle emergenze; “promuovere lo sviluppo dei popoli”; “costruire la solidarietà” e “fortificare la federazione”.

Menzionando tra le grandi emergenze del pianeta, guerre e cataclismi come quelli in Sud Sudan, Centrafrica, Ucraina e Nepal, Maradiaga ha sottolineato anche l’importanza epocale di eventi come l’imminente beatificazione di monsignor Oscar Romero, mentre ha stigmatizzato le critiche giunte al Papa in merito alla sua enciclica, prima ancora che questa sia stata pubblicata: “Come si può criticare una cosa che non si conosce?”, si è domandato.

“L’ideologia, infatti – ha detto il presidente uscente di Caritas Internationalis – specialmente riguardo all’ambiente, alla Creazione, è molto fortemente legata a una visione del capitalismo che non vuole rinunciare a danneggiare l’ambiente per non rinunciare ai guadagni”.

Sollecitato da una domanda sulla povertà materiale e sulla povertà spirituale in Europa, Maradiaga ha dichiarato: “È triste che in Europa ci sia povertà e che in alcuni Paesi cresce: quando non c’è lavoro, è un grande dolore”. Tuttavia anche la “povertà spirituale” è motivo di “grandissima preoccupazione” e la Chiesa esprime la sua “carità” come fosse una “carezza” per tutte le forme di sofferenza, sia materiali che spirituali.

Tra i partecipanti all’assemblea generale della Caritas, figura anche il teologo domenicano Gustavo Gutierrez, storico esponente della teologia della liberazione.

Secondo padre Gutierrez, l’approccio della Chiesa al problema della povertà, prima ancora che “sociale”, è un approccio “teologico” e trova le sue fondamenta nel Vangelo.

Inoltre, quando si parla di “carità”, va ricordato che essa è strettamente legata alla “giustizia” e la giustizia “va oltre la legalità”.

In un tempo in cui si ragiona di “post-comunismo” e di “post-capitalismo”, ancora non si può dire che viviamo in un’epoca di “post-povertà”, ha amaramente ironizzato il teologo peruviano.

Pertanto, in ogni momento della storia, la Chiesa conserverà sempre la sua vocazione per la cura dei poveri e “questo è il Kairos, il tempo opportuno per andare verso le periferie”. Non è in corso, quindi, alcun cambiamento nella missione della Chiesa ma sta emergendo una “nuova chiarezza” sulla centralità dei poveri.

Quando si parla di “teologia della liberazione”, ha spiegato Gutierrez, non si intende tanto una ‘dottrina teologica’ di carattere “spiritualistico” ma di una “riflessione sulla pratica della carità”.

Alla domanda di un giornalista che gli domandava se avrebbe riscritto le proprie opere del passato, padre Gutierrez ha metaforicamente risposto che nessun marito scriverebbe mai alla propria moglie, la stessa lettera d’amore dei tempi del loro fidanzamento, sebbene l’amore non sia in discussione. “La teologia è questo per me: una lettera d‘amore a Dio, alla Chiesa e al mio popolo”, ha commentato in conclusione Gutierrez.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione