Daily meditation on the Gospel

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L’elogio della verità

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 11,27-28

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Lettura

Questi versetti aiutano a incorniciare i testi precedenti: la distruzione del potere di satana, che comporta la liberazione degli uomini aggiogati al suo dominio, è presupposto perché quelli possano “ascoltare” la parola di Gesù e, lodando Dio, la possano testimoniare. Nell’osservarla essi vengono preservati dal male.

Meditazione

La verità viene lodata davanti alla moltitudine, dopo lo smascheramento della falsità dei Giudei. Secondo san Bonaventura, nella persona che loda si nota la virilità e la modestia. La prima si nota nel fatto che levava la voce senza temere. La modestia si nota nel fatto che essa non è indicata per nome né è nobile, ma appartiene alla folla. «Da ciò appare chiaro che colui che loda il nome di Dio non deve essere timido, al punto da non avere il coraggio di lodare, né tronfio sì da arrossire nel lodare, bensì virile ed umile. Beato il ventre che ti ha portato: con tale espressione loda Cristo Figlio di Dio, levando la proclamazione della sua lode a partire dalla beatitudine della Madre; come dicesse: beata la donna che portò un figlio così eccellente. E giustamente, poiché era conveniente che, in tal modo, lodasse il sesso femminile, e non solo le donne, ma anche gli uomini» (Bonaventura, Commento a Luca XI, 58.59). Questa donna è tra quelli che nella predica di Gesù accolgono la parola di Dio. Vi può essere con Gesù una parentela spirituale, una maternità spirituale, che in un certo senso vale di più del legame di sangue che lega Maria a Gesù. Anche nella nostra vita di credenti il legame di fede dovrebbe valere di più di quello di carne. Spesso nei nostri rapporti o nella valutazione e nel discernimento sulla vita ci limitiamo spesso all’umanità, al troppo umano. È una valutazione nuova di tutto il regno della natura umana. Tutto ciò che è naturale nell’uomo viene pervaso dalla presenza personale di Dio e questo avviene attraverso i sacramenti, che stabiliscono tra i cristiani dei vincoli forti e duraturi, rigenerati dalla grazia. L’economia sacramentale è nutrita dalla fede sempre rinnovata dall’ascolto della Parola, e tende alla carità perché vede nell’altro la presenza di Cristo.

Preghiera

«Ne la corte del cielo, ond’io rivegno, si trovan molte gioie care e belle tanto che non si posson trar dal regno; e ‘l canto di quei lumi era di quelle; chi non s’impenna sì che là su voli, dal muto aspetti quindi le novelle» (Dante, Paradiso, X, 70-75).

Agire

Avrò cura di applicare fermezza e carità nel custodire e testimoniare i valori in cui credo e che mi rendono felice.

Meditazione del giorno a cura di mons. Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART</a>. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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