L'amore sponsale che porta agli altari

La coppia brasiliana Zélia e Jerônimo, Servi di Dio

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di Maria Emília Marega

ROMA, venerdì, 4 maggio 2012 (ZENIT.org) – L’esperienza di vita coniugale dei Servi di Dio, Zélia e Jerônimo, coniugi brasiliani del XIX secolo, dimostra che è possibile essere santi nella vita quotidiana, a prescindere della propria vocazione.

Jerônimo de Castro Abreu Magalhães nacque a Magé, mentre Zélia Pedreira Abreu Magalhães a Niterói. Si sono sposati il 27 luglio del 1876 nel quartiere di Tijuca, nella città di Rio de Janeiro.

Lui era ingegnere civile e lei un giovane avvocato, con una buona formazione artistica, letteraria e scientifica, tanto che a soli 14 anni tradusse dall’italiano al portoghese “Il Giovinetto” di Cesare Cantu.

Sin da quando si incontrarono, il desiderio di Jerônimo e Zélia fu sempre quello di voler piacere a Dio, e “già nel loro scambio di sguardi era chiaro che il loro innamoramento sarebbe stato diverso”. Così ha detto il vicario episcopale per la Vita consacrata, padre Roberto Lopes, responsabile per la Causa dei Santi dell’arcidiocesi di Rio de Janeiro, secondo quanto riferito dal sito Portal Um.

“Zelia e Jeronimo erano molto appassionati. La vita di preghiera è cresciuta nel cuore della loro casa. Hanno educato i loro figli per Dio e l’Eucaristia era qualcosa che hanno cercato di rendere presente al popolo di Dio che la cercava” ha preseguito padre Lopes.

Dal matrimonio sono nati tredici bambini, di cui quattro morti in tenera età. Gli altri, tre maschi e sei femmine, hanno scelto la vita religiosa in vari ordini e congregazioni. Tra di loro c’era il frate francescano José Pedreira de Castro, professore di Scienze bibliche, che ha fondato nel 1956 un Centro Bíblico e un corso di Sacra Scrittura per corrispondenza. 

Nell’azienda agricola dove vivevano era stata costruita anche una Cappella, dove diverse volte al giorno la coppia si recava per pregare. Anche la loro servitù iniziava le attività della giornata con una preghiera guidata da Jerônimo e Zélia nel cortile della loro proprietà.

La ricerca storica sulla coppia è stata condotta da una commissione diocesana creata il 23 dicembre dall’arcivescovo di Rio de Janeiro, monsignor Orani João Tempesta.

Dagli anni ’30 agli anni ’60, la vita di Zélia era abbastanza conosciuta. La sua biografia, infatti, ha avuto una sesta edizione ed è stata tradotta in varie lingue.

Attualmente, sono in corso in Brasile circa una cinquantina di cause di beatificazione, di cui 25 hanno come postulatore il dottor Paolo Vilotta, responsabile anche della causa dei Servi di Dio Zélia e Jerônimo.

[Traduzione dal portoghese a cura di Paul De Maeyer]


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ZENIT Staff

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