L'amore secondo Maria Pia Ammirati

Martedì 18 marzo, al Policlinico Gemelli, un nuovo incontro del ciclo “Il cielo nelle stanze”: Luciano Onder intervista l’autrice di “La danza del mondo”, vice direttore di Rai Uno

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Una donna giovane che abbandona la famiglia e la casa e decide di fuggire per cercare una nuova vita. Alle spalle la trentenne Linda lascia un marito e un amante e il ricordo di una maternità mancata. È un romanzo che indaga l’amore l’ultimo libro diMaria Pia Ammirati, vice direttore di Rai Uno, scrittrice e giornalista.

“La danza del mondo”, edito da Mondadori, è un romanzo sull’amore coniugale ma anche sull’amore paterno e materno fino ad arrivare al non amore, che distrugge ogni cosa, quel sentimento deviato che sfocia nel senso del possesso e della violenza.

Martedì 18 marzo, alle 16, presso la hall del Policlinico universitario “Agostino Gemelli” (largo Gemelli 8, Roma), Maria Pia Ammirati ne parlerà nel corso del nuovo appuntamento de “Il cielo nelle stanze”, l’iniziativa ideata e promossa dall’ospedale dell’Università Cattolica e dalle Librerie Arion.

La conversazione sull’universo poetico e letterario di Ammirati sarà guidata dal giornalista Luciano Onder, che, fondendo le note competenze in campo sanitario con la sua passione per la lettura, stimolerà il confronto tra la scrittrice e il pubblico.

Maria Pia Ammirati, dirigente e autrice Rai, ha esordito con il romanzo “I cani portano via le donne sole”, selezionato al premio Strega 2001. Presidente del Comitato Pari Opportunità della Rai, collabora con riviste e giornali come critico letterario. L’ultimo romanzo, Se tu fossi qui (2010), ha ricevuto importanti premi di letteratura, tra cui il Premio Selezione Campiello.

L’incontro, come di consueto, si svolgerà nella cornice della hall del Gemelli dove un centinaio di persone potranno assistere dal vivo, ma si diffonderà nell’intero Policlinico grazie al sistema televisivo a circuito chiuso che collega oltre 1.300 degenti, nonché i loro familiari, il personale medico e sanitario, gli studenti e i volontari presenti. Si consentirà così anche alle persone ricoverate di trascorrere in maniera diversa e coinvolgente la permanenza nei reparti, seguendo l’evento in diretta dagli schermi delle stanze di degenza: una vera e propria occasione, assai apprezzata, di booktherapy.

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ZENIT Staff

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