L'amore in fabbrica

Basta iniziare a vivere concretamente le parole del vangelo

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Mi chiamo Natale. Sono caporeparto in una fabbrica e dirigo il lavoro di settanta operai. Ho sempre pensato che fosse impossibile andare d’accordo con tutti i miei sottoposti e, per questo motivo, ero inflessibile e categorico.

I miei operai mi temevano.

Parlandone con mia moglie Corinne, ero attratto dall’idea di mettere da parte le mie idee e di iniziare a vivere concretamente le parole del vangelo.

Perciò con lei sono tornato a quegli incontri fatti per aiutare le famiglie a vivere all’interno e fra loro l’amore reciproco. Si è parlato di umiltà, di amare tutti indistintamente come Gesù ha fatto e, soprattutto, di amare per primi.

Questa rivoluzione dentro di me era molto dura. Insieme a Corinne ho fatto un patto: “Siamo nella fase più importante della nostra vita: dobbiamo imparare ad amare. Ognuno di noi, là dove si trova, dovrà esercitarsi, invece di un leone, ad essere un padre o una madre per tutti.”

Così abbiamo preso anche l’abitudine di raccontarci, ogni giorno, i progressi che facciamo, per aiutarci a fare sempre meglio.

Pian piano, ho incominciato ad instaurare con i miei operai dei rapporti basati sulla fiducia e sulla fratellanza. Di fronte agli sbagli, do suggerimenti piuttosto che rimproveri.

Sono diventato il loro consigliere. Nessuno ha più paura di avvicinarsi a me. Il mio reparto, oggi, è produttivo al 100%, come non era mai successo.

C’è gioia di vivere perchè l’amore è entrato in fabbrica.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui. 

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Andrea Panont

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