L'amore del popolo croato per Giovanni Paolo II

Come i Croati festeggiano la memoria liturgica del beato Papa polacco

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Il popolo Croato onora con amore particolare il beato Giovanni Paolo II, esprimendo gratitudine per il suo contributo al riconoscimento dell’indipendenza e della sovranità della nazione all’inizio degli anni ’90 del XX secolo, come pure per le visite alla Chiesa del popolo che vive in due stati, in Croazia ed in Bosnia- Erzegovina. Giovanni Paolo II ha visitato la Croazia tre volte. La prima nel 1994, durante la guerra per la Patria, quando venne come “pellegrino inerme del Vangelo” invocando la pace. Poi nel 1998, beatificando, nel Santuario Nazionale Mariano, il Cardinale Alojzije Stepinac (1898-1960), arcivescovo di Zagabria, condannato negli anni Cinquanta dalle autorità comuniste. Infine, nel 2003 quando beatificò la religiosa Maria di Gesù Crocifisso Petković a Ragusa. Quella visita fu il suo centesimo viaggio apostolico. In quell’occasione, rimase in Croazia per diversi giorni.

Il Beato si recò poi in Bosnia ed Erzegovina: nel 1997 visitò Sarajevo, e nel 2003 Banja Luka, dove ha beatificato il laico Ivan Merz. Il popolo ricorda con gioia le sue parole di saluto: “Miei cari croati”, ed i suoi discorsi in lingua croata, li rileggono volentieri, citandoli e studiandoli in varie occasioni.

A parte la moltitudine di persone che invoca il Papa polacco  per varie intercessioni, sono state anche costruite chiese e cappelle in suo onore, fondate varie associazioni e comunità o istituzioni che portano il suo nome. La statua più famosa del Beato in Croazia – tra le prime nel mondo -è certamente il Pellegrino di Tersatto, nell’omonimo Santuario Mariano nella citta di Fiume.

La prima parrocchia croata dedicata a Giovanni Paolo II è stata fondata a Jelkovec, nel quartiere Sesvete di Zagabria. La seconda nella città di Petrinja, nella Croazia centrale. Ogni 22 del mese, nella parrocchia di S. Domenico Savio a Slavonski Brod si celebra la giornata votiva al Beato Pontefice.

Un liceo classico a Zara ed il Seminario Teologico a Fiume portano il suo nome. Egli è inoltre il patrono della comunità di preghiera “Due cuori”, nella zona Gru della provincia di Ragusa.

Le Cappelle dedicate al Papa polacco si trovano: nella caserma “Dubrava”, nei pressi di Tuzla (Bosnia ed Erzegovina); nella cripta della cattedrale di Poega; nell’ospedale “L’orgoglio croato” a Knin; nel Centro Spirituale della Diocesi di Varadin a Veternica; nella casa per anziani a Slavonski Brod, a Lič, nei pressi di Fuine nel Gorski Kotar. E’ inoltre in preparazione un’altra cappella in suo onore presso le suore nel quartiere di Trešnjevka, a Zagabria. Al Beato è dedicata anche la cappella del campo di villeggiatura del Ministero degli Interni a Valbandon, vicino Pola, in Istria. 

Nel 2001, una musicista credente, della Diocesi di Varadin, ha composto la Messa del beato Giovanni Paolo II. A Sarajevo, dal 2007, esiste il Centro arcidiocesano per i giovani “Giovanni Paolo II” che realizza progetti per i giovani in Bosnia ed Erzegovina e collabora con altri paesi europei.

Tra le curiosità su come i Croati festeggiano la giornata della memoria liturgica del beato Giovanni Paolo II, è da segnalare la processione per le strade cittadine dei superiori e dei seminaristi del Seminario Teologico “Giovanni Paolo II” a Fiume. Le strade percorse sono le stesse su cui ha camminato Giovanni Paolo II, nel 2003, dirigendosi verso l’edificio del Seminario dove ha dormito in quella occasione e dove ha concluso la sua visita con una Messa di ringraziamento. Anche Poega, diocesi fondata da Giovanni Paolo II, celebra con l’Eucaristia il giorno della sua memoria liturgica. Le messe di ringraziamento si celebrano pure a Ragusa e a Zara. 

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Tanja Popec

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