"L'Albania è un esempio di convivenza religiosa forse unico al mondo"

Lo ha dichiarato Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, di ritorno da una visita nel paese balcanico

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“Il MCL è da anni impegnato per sviluppare e rafforzare nei Balcani – proprio in Paesi come la Bosnia Erzegovina, il Montenegro, la Serbia e l’Albania – il dialogo culturale, sociale e interreligioso: unica via possibile verso l’integrazione europea”. È quanto ha affermato Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, al rientro da una visita in Albania.

Il MCL ormai da tempo guarda all’integrazione europea dei Balcani occidentali come un traguardo fondamentale nel cammino verso il completamento della costruzione della casa europea e per individuare nuove politiche di sviluppo e cooperazione in questi Paesi, che ancora stanno pagando il conto della dittatura comunista e delle guerre.

“Una visita – ha precisato Costalli – con l’obiettivo di rafforzare le relazioni del MCL con i sindacati indipendenti e per approfondire esperienze e progetti che mirano a garantire un futuro ai giovani”. 

“La recente visita di Papa Francesco in Albania ha reso visibile a tutti un esempio di civile convivenza religiosa forse unico al mondo. In Albania la religione è tutt’altro che un tema divisivo ed è un esempio per tutti i Balcani, lacerati dalle guerre degli anni ’90 con rivalità etniche e religiose non ancora del tutto sopite. La prospettiva europea, cui l’Albania sta lavorando con determinazione, aiuterà tutti questi Paesi: anche per questo il MCL lavora”, ha concluso il presidente MCL.

A Tirana Costalli, accompagnato da Piergiorgio Sciacqua responsabile delle relazioni estere del MCL, ha incontrato anche il Ministro del Lavoro Erion Veliaj, per approfondire progetti di cooperazione in campo sociale e formativo soprattutto rivolti ai giovani, e l’Ambasciatore d’Italia Massimo Gaiani.

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ZENIT Staff

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