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Kazakhstan e l‘Asia Centrale: Erezione dell’Amministrazione Apostolica per i fedeli cattolici di rito bizantino

Con sede a Karaganda e nomina dell’Amministratore Apostolico

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Il Papa ha eretto l’Amministrazione Apostolica per i fedeli cattolici di rito bizantino in Kazakhstan e nell’Asia Centrale, con sede a Karaganda. In pari tempo, ha nominato il Rev.do Arciprete Mitrato Vasyl Hovera, finora Delegato della Congregazione per le Chiese Orientali per i suddetti fedeli, Amministratore Apostolico della medesima circoscrizione ecclesiastica.
Rev.do Arciprete Mitr. Vasyl Hovera
Il Rev.do Arciprete Mitr. Vasyl Hovera è nato l’11 dicembre 1972 a Ivano-Frankivsk (Ucraina). Dal 1990 al 1996 ha ricevuto la formazione sacerdotale nel Seminario Maggiore e presso l’Università Cattolica di Lublino, dove ha conseguito il grado di magister in Teologia dogmatica. Il 2 marzo 1997 ha ricevuto l’ordinazione presbiterale. In quello stesso anno ha iniziato il ministero pastorale per i fedeli greco-cattolici in Kazakhstan. Dall’11 novembre 2002 è stato Delegato della Congregazione per le Chiese Orientali per i fedeli greco-cattolici in Kazakhstan e in Asia Centrale. Nel 2005 è stato insignito del titolo di Arciprete Mitrato.
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Cenni storici sulle comunità cattoliche di rito bizantino in Kazakhstan e nell’Asia Centrale
Si hanno notizie sporadiche circa la presenza dei fedeli cattolici di rito bizantino in Asia Centrale fin dal XVII secolo. Ma è soprattutto nel XX secolo che si può parlare di un aumento consistente del loro numero, soprattutto in seguito alle deportazioni di massa, condotte dal regime sovietico negli anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso. Secondo alcune stime, dal 1939 al 1953, sono stati esiliati in Asia Centrale, soprattutto in Kazakhstan, circa 150 mila greco-cattolici ucraini. Con loro, circa 150 sacerdoti, tra cui spiccano le figure del Beato Oleksa Zaryckyj e del Beato Mykyta Budka, come anche del Servo di Dio Oleksandr Chira.
Dopo l’amnistia, proclamata sull’ondata dei cambiamenti politici sopravvenuti con la morte di Stalin, nel 1953, la presenza cattolica di rito bizantino in quelle terre si ridimensionò sensibilmente, ma rimase costante. Le iniziative pastorali venivano svolte in clandestinità, ma a partire dal 1991, con lo scioglimento dell’URSS, poterono acquistare il carattere di normalità. Furono formate le parrocchie greco-cattoliche a Karaganda, Pavlodar, Astana, Satpayev, Shiderty e Almaty, e oltre una decina di comunità in altre località.
Stando alle stime attuali, complessivamente i fedeli cattolici di rito bizantino nella regione dell’Asia Centrale sono intorno a 10 mila. Essi sono pastoralmente assistiti da 8 sacerdoti, con la collaborazione di 5 religiose. Nel 1991 la cura pastorale dei fedeli cattolici di rito bizantino è stata affidata a S.E. Mons. Jan Paweł Lenga, Amministratore Apostolico in Kazakhstan e in Asia Centrale. Dal 1996 al 2002 tali competenze sono state svolte da S.E. Mons. Wasyl Ihor Medvit, O.S.B.M., in qualità di Visitatore Apostolico per i fedeli greco-cattolici in Kazakhstan e in Asia Centrale. Nel 2002, è stato nominato un Delegato della Congregazione per le Chiese Orientali per i fedeli di rito bizantino in Kazakhstan e in Asia Centrale, nella persona del Rev.do Sac. Vasyl Hovera. Con provvedimenti odierni, riguardanti la Chiesa cattolica in Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan, si viene incontro alle esigenze pastorali di quelle comunità di rito bizantino.

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ZENIT Staff

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