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Italia: Per i giudici… un altro genere è possibile

Il Tribunale di Modena ha autorizzato il cambio di sesso all’anagrafe senza l’obbligo di intervento chirurgico

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È una sentenza storica quella uscita nelle scorse ore dal Tribunale di Modena. I giudici hanno infatti concesso a un ragazzo di Carpi di poter ottenere il cambio di sesso all’anagrafe senza doversi sottoporre all’intervento chirurgico agli organi genitali. Francesco Bargiacchi d’ora in poi sarà anche per lo Stato italiano Milena Bargiacchi.

La sentenza stride con la legge 164 del 1982, secondo la quale la rettificazione di attribuzione di sesso deve essere preceduta da un intervento chirurgico debitamente autorizzato dal giudice competente. “In Italia, prima, era necessario operarsi per cambiare documenti – conferma a La Repubblica l’avvocato Cathy La Torre –  adesso non lo è più. L’identità di genere diventa così un pieno diritto. Tutte le persone trans a cui era stato negato potranno cambiare i propri documenti e poi scegliere, liberamente, se operarsi oppure no. Ho già depositato una ventina di sentenze anche al tribunale di Bologna”.

A dare la svolta è stata la Consulta, che lo scorso 5 novembre aveva stabilito che per cambiare sesso non serve più l’intervento chirurgico, confermando la sentenza della Corte di Cassazione del luglio scorso a seguito del ricorso promosso da alcuni avvocati legati all’associazionismo omosessuale.

Milena racconta di aver iniziato il procedimento giudiziario nel 2012: “Assieme al mio avvocato – spiega – mi sono rivolta al tribunale di Modena affinché la mia richiesta venisse accolta e, qualche giorno fa, è arrivata la sorpresa più attesa. Ora si tratta solo di aspettare i tempi burocratici; a Carpi arriverà il cambio dei dati, poi mi verrà inviata una lettera per andare all’anagrafe a cambiare i documenti. Insomma, non sarò più Francesco ma Milena, il mio vero nome, quello che ho scelto una notte con le mie amiche”.

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ZENIT Staff

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