Agora of Palmyra

Wikimedia Commons

Isis. Diffuse foto della distruzione di due antichi mausolei di Palmira

Intanto a Ninive, in Iraq, cinque persone considerate spie vengono calate in acqua vive dai miliziani. In altri video mostrate altre 11 orribili esecuzioni

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Due antichi mausolei vicino al sito archeologico romano di Palmira, in Siria, sarebbero stati fatti saltare in aria dai miliziani dell’Isis, in quanto “simboli del politeismo”. Lo rendono noto fonti locali, che hanno pubblicato foto diffuse sul web la scorsa notte dagli stessi jihadisti che mostrano le prime distruzioni nell’antica città siriana.

Una di queste mostra due uomini armati che trasportano esplosivi, l’altra invece l’esplosione di uno dei mausolei. Questi sarebbero il santuario di Mohamed ben Ali – discendente del cugino del Profeta Maometto – e quello di Abu Baha Edin, figura storica di Palmira. Entrambi si trovano a circa 4 chilometri del sito delle rovine greco-romane iscritte al patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, il quale non ha ancora dato conferma dello scempio.

Anzi, da Palmira giunge direttamente una smentita da parte dell’attivista siriano dell’opposizione, Hmad Daas, che afferma che le notizie circolate al riguardo “sono false”. “Non è vero che l’Is ha collocato degli ordigni tra le rovine di Tedmor e i rapporti che ne parlano sono imprecisi e si basano su fotografie fasulle scattate da alcuni cittadini”, ha detto. 

Intanto, le milizie dell’Isis tornano ad essere protagoniste di un ennesimo brutale omicidio, registrato integralmente in un video poi ripreso dal Mirror. Vittime questa volta sono cinque uomini accusati di essere delle spie, calati in una piscina dentro una gabbia e lasciati annegare. Il misfatto sarebbe avvenuto a Ninive, in Iraq. Nel filmato viene fatta vedere anche il momento in cui la gabbia riemerge, mostrando i cinque cadaveri. 

In un’altra serie di immagini, si vedono invece quattro uomini chiusi dentro una vecchia macchina lasciata nel deserto, contro la quale un terrorista spara con un lanciagranata, facendola saltare in aria. Ancora, un altro video mostra un gruppo di sette uomini inginocchiati a terra, con la mani legate dietro la schiena, e dell’esplosivo legato al collo che viene fatto detonare. In totale si contano quindi 16 nuove vittime dello Stato Islamico.

 

 

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ZENIT Staff

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