Iraq: stilato elenco di espropriazioni a danno di cristiani

Il lavoro è stato commissionato dalle autorità politiche al Patriarcato caldeo per monitorare e arginare le violenze confessionali

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In Iraq il Patriarcato caldeo si mobilita per rispondere alla richiesta di un comitato istituito dalle autorità politiche al fine di raccogliere informazioni e disporre misure concrete in merito alle violenze subite dai cristiani a Baghdad. Un primo dossier, infatti, consegnato dal Patriarcato nella giornata di ieri, riferisce di sequestri ed estorsioni a danno di cristiani, nonché delle espropriazioni immobiliari illegali.

Come si legge sul sito dell’agenzia Fides, il comitato, nato su disposizione del Primo ministro Haidar al-Adabi, ha il compito di aiutare le forze di polizia ad arginare i sequestri di persona e le espropriazioni di case e terreni. I responsabili del comitato, in un incontro con il patriarca caldeo Louis Raphael I Sako, avevano chiesto alla compagine ecclesiale di fornire tutti gli aiuti opportuni per favorire le operazioni di censimento dei beni immobiliari sottratti abusivamente ai nuclei familiari cristiani, raccogliendo i titoli di proprietà e indicando i singoli, i gruppi e gli enti collettivi che adesso usufruiscono degli immobili espropriati illegalmente.

Il Patriarcato ha documentato finora 14 casi di espropriazioni. Fenomeno, quest’ultimo, in crescita nel periodo recente anche grazie a connivenze e coperture di funzionari corrotti e disonesti. È del 13 luglio scorso l’appello pubblico alle autorità politiche e istituzionali del Paese da parte del patriarca Sako affinché si offrisse ai cristiani maggiore protezione dalle bande di delinquenti che attentano ai beni e alle persone.

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ZENIT Staff

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