"Insensati atti di violenza"

Dichiarazione del cardinale O’Malley sull’attentato alla maratona di Boston

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Riprendiamo in traduzione italiana la dichiarazione rilasciata lunedì 15 aprile dal cardinale arcivescovo di Boston, Seán O’Malley, OFMCap, in seguito all’attentato perpetrato ieri alla “Boston Marathon”, organizzata ogni anno in concomitanza con il “Patriot’s Day”.

Lo scoppio di due ordigni nascosti presso la linea d’arrivo della corsa nella centralissima Boylston Street ha causato secondo le ultime informazioni del quotidiano Boston Globe almeno tre vittime (tra i quali anche un bambino di otto anni) e più di 170 feriti, di cui 17 in gravi condizioni. 

Al momento dell’attentato il porporato si trovava in Terra Santa, per un pellegrinaggio con sacerdoti dell’arcidiocesi.

***

L’arcidiocesi di Boston si unisce a tutti gli uomini di buona volontà nell’esprimere profondo dolore per gli insensati atti di violenza perpetrati oggi alla maratona di Boston. Le nostre preghiere sono indirizzate verso le tante persone che hanno subito il trauma di questi atti, in special modo i familiari di coloro che hanno perso la vita e che sono rimasti feriti. 

I cittadini della città di Boston e della collettività del Massachusetts sono benedetti dal coraggio e dall‘eroismo di molti, soprattutto dagli uomini e dalle donne dei dipartimenti di polizia, dei vigili del fuoco e dei servizi di emergenza che hanno risposto in pochi istanti a questi tragici eventi. Il governatore Patrick, il sindaco Menino e il commissario di polizia Davis stanno assicurando la direzione delle operazioni per farci superare questo momento molto difficile e faranno sì che vengano seguite adeguate procedure per proteggere la sicurezza pubblica. 

In mezzo alle tenebre di questa tragedia ci rivolgiamo alla luce di Gesù Cristo – la luce che si è rivelata nella vita delle persone che sono accorse subito per aiutare chi era nel bisogno oggi. Siamo solidali con gli esponenti delle altre religioni, cristiane e non, nell’impegno di testimoniare la grande forza del bene nella nostra società e auspichiamo di lavorare insieme per guarire le ferite. 

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ZENIT Staff

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