Indonesia: estremisti islamici bloccano costruzione parrocchia S. Chiara

Il permesso di costruzione ottenuto dopo 17 anni, ma gli oppositori affermano che i fedeli non possono edificare in zone musulmane e accusano il sindaco di corruzione

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Gruppi di estremisti islamici sono riusciti ad ottenere il blocco della costruzione della chiesa parrocchiale di S. Chiara nel distretto di Bekasi (West Java), dopo una massiccia manifestazione durata tutta la giornata di ieri. I dimostranti affermano che la comunità cattolica non ha il permesso di costruzione.

Quando il sindaco di Bekasi, Rahmat Effendi, ha mostrato il permesso, lo hanno accusato di averlo formulato dietro pagamento di tangenti. L’accusa è stata rifiutata dall’amministrazione di Bekasi, ma per il momento, Effendi ha consigliato ai cristiani di fermare la costruzione della chiesa. Per “minimizzare le tensioni” i cattolici celebreranno le messe domenicali in un edificio di proprietà dell’esercito.

Come ricorda AsiaNews, dal 2006, il permesso per costruire chiese (IMB, Izin Mendirikan Bangunan) in Indonesia è divenuto molto complicato. Secondo un decreto congiunto del ministero per gli affari religiosi e quello degli interni, per essere approvato, ogni progetto di chiesa deve avere la firma di almeno 90 fedeli e deve essere sostenuto da almeno 60 firmatari residenti nell’area, approvati dal capo villaggio.

La parrocchia di S. Chiara – che aspettava il permesso da 17 anni – ha ottenuto tutte queste firme e l’IMB è stato concesso lo scorso 28 luglio, ma da allora, gruppi di estremisti islamici esigono che il piano di costruzione della chiesa sia smantellato, soprattutto a North Bekasi, città costituita solo da “pii musulmani”. 

Emmanuel Dapa Loka, uno dei parrocchiani e scrittore, dichiara ad AsiaNews: “Sono stato coinvolto di persona nel processo dell’ottenimento dell’IMB. Il comitato per la costruzione della chiesa ha compiuto con diligenza tutte le procedure legali. Tutti i documenti, comprese le firme dei vicini, sono stati compilati con professionalità; le loro lettere di sostegno  sono state stilate sotto la guida del ministero locale per gli affari religiosi e hanno ricevuto il sigillo ufficiale”.

“Il comitato di verifica  interreligioso – continua – e i rappresentanti del ministero degli affari religiosi di Bekasi sono venuti a visitare il luogo dove sorgerà la chiesa” che servirà almeno 9mila fedeli. Per tutto ciò, Emmanuel conclude che le accuse dei dimostranti sono false. Simili lamentele sono un cliché usato da gruppi estremisti per fermare lo sviluppo delle comunità cristiane.

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ZENIT Staff

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