Indifferenza occidentale di fronte alla violenza contro i cristiani

Constata il portavoce vaticano

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 28 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Il portavoce della Santa Sede denuncia da un lato la persecuzione che molte comunità cristiane subiscono in Paesi come Iraq, India, Pakistan o alcune zone africane, dove sono una minoranza, dall’altro il fatto che in Occidente, dove sono invece la maggioranza, alcuni facciano tutto il possibile per eliminare la loro presenza.

Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha presentato questa analisi nell’editoriale dell’ultima edizione di “Octava Dies”, settimanale del Centro Televisivo Vaticano, del quale è direttore.

“Di nuovo, in questi giorni, si riaccende la violenza contro i cristiani – spiega -. Qualche tempo fa, avevo avuto in mano volantini di minacce terribili, che venivano distribuiti sistematicamente a Mosul, in Iraq, nelle singole case dei cristiani invitandoli a lasciare la città. I recenti omicidi efferati confermano la stessa strategia sistematica, contro cui le autorità locali non sembrano capaci di portare rimedi efficaci”.

“Come potranno sopravvivere le comunità cristiane in queste condizioni? – chiede -. Eppure sono comunità autoctone, perfettamente inserite nella cultura e nella storia locale, di cui costituiscono una componente vitale. Non è odio contro l’Occidente o lo straniero, ma contro la comunità cristiana”.

“L’Iraq è oggi il caso più attuale, ma in alcune regioni dell’India le violenze anticristiane continuano, come nel Pakistan e altri Paesi dell’Asia e dell’Africa. Il fondamentalismo religioso genera odio e violenza, e le minoranze religiose – e il cristianesimo è minoranza in moltissime parti del mondo – ne fanno le spese”.

“Spesso ci si appella alla comunità internazionale perché si mobiliti. Ma nel panorama attuale del mondo occidentale molte forze sono all’opera per contestare o demolire la presenza cristiana e il suo influsso nelle aree dove è, o era, maggioritaria. E’ realistico attendersi una sua convinta difesa là dove è minoritaria e non conta molto dal punto di vista degli interessi politici o economici?”.

“I cristiani – memori del destino del loro Maestro – non possono stupirsi di essere perseguitati, ma la giustizia e il diritto dovrebbero valere dappertutto anche per loro”, commenta padre Lombardi.

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ZENIT Staff

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