India: in due mesi profanate e danneggiate cinque chiese

L’ultimo attacco, la notte scorsa, nella chiesa cattolica di Santa Alfonsa, nel centro di New Delhi. Padre Charles Irudayam: “Aggressioni pianificate”

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Sono ben cinque le chiese in India danneggiate e profanate in soli due mesi. L’ultima è la chiesa cattolica di Santa Alfonsa, nel centro di New Delhi, attaccata da ignoti la notte scorsa. Lo conferma all’agenzia Fides padre Charles Irudayam, segretario della “Commissione giustizia, pace e sviluppo” della Conferenza Episcopale dell’India.

Il sacerdote esprime la preoccupazione dei vescovi indiani: “Non sappiamo chi siano gli autori e chi possa averli istigati. Hanno forzato la porta, sono entrati in chiesa, hanno commesso atti vandalici devastando la chiesa. Hanno aperto il tabernacolo e profanato l’Eucarestia, spargendo a terra le particole. Siamo costernati”. 

“Non conosciamo i motivi del gesto – prosegue – e confidiamo in una pronta indagine della polizia. Si tratta del quinto incidente del genere in due mesi a Delhi: dunque non è più solo un caso isolato. Ci sono persone che vogliono creare disturbo all’armonia sociale e religiosa o turbolenze per motivi politici”.

L’incidente nella chiesa – dove non era presente un impianto di telecamere a circuito chiuso – è avvenuto a pochi giorni dalle elezioni amministrative, in programma a Delhi il 7 febbraio. “Tali incidenti – nota Irudayam  – sono aumentati da quando è al governo federale il Baratiya Janata Party. Ci colpisce il silenzio del governo in queste circostanze. La Chiesa sta alzando la voce, chiedendo provvedimenti, ma non ci sono risposte”.

Anche l’arcivescovo di Delhi, mons. Anil Couto – riferisce ancora Fides – ha recentemente espresso i suoi timori per “il crescente numero di attacchi alle chiese” nella metropoli indiana, definendoli “ben pianificati”. Secondo l’arcivescovo, la tendenza “è il riflesso di una campagna di odio e falsa propaganda da parte di gruppi il cui unico scopo è di infrangere l’armonia religiosa e la pace sociale di questa grande nazione”. Per questo si chiede alle autorità “di adottare con solerzia misure adeguate per punire i responsabili”.

Il primo attacco alle chiese di Delhi si è verificato il 1° dicembre 2014, con l’incendio della chiesa di San Sebastiano. Una settimana dopo, persone non identificate hanno lanciato pietre contro la chiesa dedicata alla Madonna di Fatima, nel sud di Delhi. Il 3 gennaio, un misterioso incendio ha ridotto in cenere un presepe conservato all’interno dei locali della chiesa della Resurrezione, nel nord della capitale. Il 14 gennaio alcuni uomini (identificati grazie alle telecamere a circuito chiuso) hanno devastato la chiesa di Nostra Signora delle Grazie.

Tutti gli incidenti precedenti avevano avuto luogo in aree periferiche, mentre quello di stanotte si è verificato in una zona centrale.

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ZENIT Staff

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