"In un momento di grande confusione, in tanti attendono l'annuncio cristiano"

Il messaggio di monsignor Fisichella per l’inaugurazione dell’evento itinerante del Rinnovamento nello Spirito Santo

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ROMA, lunedì, 10 settembre 2012 (ZENIT.org) – Riportiamo di seguito il messaggio di monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, in occasione della prima serata del ciclo Dieci Piazze per Dieci Comandamenti, promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo, tenutasi a Roma, lo scorso 8 settembre.

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Un caro saluto al vescovo della città, ai responsabili, in modo particolare al presidente Salvatore Martinez e a quanti partecipano a questo grande evento. Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione ha accolto con immenso piacere e interesse l’iniziativa di 10 Piazze per 10 Comandamenti.

Insieme a “Missione metropoli” diventa un segno concreto di nuova evangelizzazione per le città in un periodo come questo. Sono eventi che ci riportano a Pentecoste, quando i discepoli aprirono le porte della casa dove erano rinchiusi per paura e andarono appunto nella piazza, a incontrare gli uomini e le donne per annunciare loro la risurrezione di Gesù.

Anche oggi ci sono tante persone che attendono il nostro annuncio, e richiedono la nostra testimonianza in un momento di grande confusione, in un momento in cui la parola che risuona di più è quella di “crisi”, sono convinto che noi cristiani abbiamo la responsabilità di portare una parola di grande speranza laddove siamo presenti. I 10 Comandamenti sono le dieci parole che il Signore ha pronunciato sul Sinai e sono talmente cariche di saggezza da poter essere condivise da tutti, oltre i confini delle culture, delle religioni, delle razze, delle lingue.

E comunque sono delle parole pronunciate in vista dell’ultima e definitiva parola che Dio voleva pronunciare per tutti quanti noi. Questa parola è il suo Logos, è suo Figlio, è Gesù di Nazareth. In lui si pronuncia una parola sola, quella che gli uomini attendono da sempre, e questa parola è “amore”. Gesù di Nazareth è l’amore di Dio che diventa visibile, si rende concreto, vicino, presente a ciascuno di noi.

È di questo amore che l’uomo di oggi va in cerca e ne ha profondo bisogno; ma questo amore che diventa visibile là, in quella donazione totale che Dio dà di se stesso, un amore completamente gratuito, che non richiede nulla in cambio, che dura per sempre. Come Chiesa Noi siamo chiamati a portare questo amore agli uomini del nostro tempo, perché questo amore dà veramente senso alla vita.

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ZENIT Staff

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