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In principio era l’Amore

“Pillola quotidiana” di padre Andrea Panont

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Dal giornale una notizia. Donna incinta si getta dal settimo piano. Il sottotitolo: esaurimento o tradimento?
Questo sottotitolo mi incuriosisce e mi induce a leggere tutto l’articolo.
Lasciata dal marito al settimo mese di gravidanza, mamma Livia non ha avuto più la forza di vivere, né di portare avanti la maternità. Ma prima di mettere in atto il folle gesto ha scritto su un foglio di carta il motivo della sua disperata decisione e lo ha fatto rivolgendosi al piccolo che porta in grembo con queste parole: “Piccolo tesoro mio tu sai che tuo papà non è più con noi, se n’è andato…ora siamo soli…non abbiamo più motivo di vivere, e io non ho più la forza di portare a termine la maternità”.  Grosso modo, se ben ricordo, erano queste le parole riportate dall’articolo del giornale.
Basta poco perché a chiunque balzino alla mente le conclusioni d’un simile dramma, del resto purtroppo così frequente. È proprio vero che in una famiglia la radice da curare in modo assoluto è il rapporto d’amore tra marito e moglie…I figli ben vengano perché così trovano una “casa riscaldata”, nascono in una famiglia fondata sulla roccia”.
Questo episodio l’ho ricordato ad una coppia di sposi amici, da poco rallegrati da una nascita. Lui, il marito, lodava con commozione la moglie che, secondo lui, era stata la più brava, l’artefice principale in questa maternità. Non considerava invece quanto determinante per la “fatica” della mamma fosse il suo continuo amoroso sostegno di papà; quanto rasserenante la sua provvidenziale fedeltà al lavoro.
Ora anch’io capisco meglio ciò che mi confidava mia sorella al suo primo travaglio: “Non avrei avuto il coraggio e la forza di portare a termine la fatica fisica e psichica del parto se non fossi stata sicura dell’amore di mio marito”.
Ecco perché ci si sposa davanti a Dio. Ecco perché gli sposi ogni giorno intingono il loro si nell’Amore infinito; garantiscono così alla loro unione un amore che non crolla…e ai figli una culla che non vacilla.  L’indissolubile e inossidabile fedeltà di Chi non può non amarli, è per gli sposi, come anche per chi vive la consacrazione, garanzia di miracolosa fedeltà costruita e sorretta dall’amore reciproco. Questo è il clima dell’Amore vero che riflette tra i coniugi rapporti di cielo: come in Cielo, così in terra.

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Andrea Panont

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