In Perù la riunione della Fondazione "Populorum Progressio"

Il Consiglio di Amministrazione si incontrerà, dal 18 al 21 giugno, ad Arequipa. Presentati 222 progetti di 18 Paesi su edilizia, educazione, sanità e infrastrutture

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Dal 18 al 21 giugno avrà luogo ad Arequipa, in Perù, la riunione annuale del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Autonoma Populorum Progressio affidata, fin dalla sua fondazione nel 1992, al Pontificio Consiglio Cor Unum. Come ogni anno, i Presuli che lo compongono sono chiamati a deliberare il finanziamento di progetti in favore delle comunità indigene, meticce, afroamericane e contadine dell’America Latina e dei Caraibi.

Per la prima volta il Consiglio di Amministrazione della Fondazione si incontrerà durante il pontificato di Papa Francesco, le cui parole, scandite con grande chiarezza, di una “Chiesa povera e per i poveri”, che vive il potere come un umile servizio, attenta alle periferie, ai villaggi, agli ultimi, ricca solo della carità che le viene dall’Alto, saranno di riferimento e di stimolo per le decisioni che verranno prese.

I primi beneficiari della Populorum Progressio, in particolare le comunità indigene e contadine, rischiano di essere le periferie “umane” in un continente che vive una fase di sviluppo economico significativo, ma che è caratterizzato da grandi diseguaglianze sociali, che penalizzano soprattutto quelle fasce di popolazione che restano ai margini di tale sviluppo.

In tal senso, l’auspicio di tutti i membri del Consiglio stesso è di organizzare, l’anno prossimo, tale riunione a Roma, per avere la possibilità di ricevere direttamente da Papa Francesco indicazioni e orientamenti sulle prospettive future per la Fondazione stessa.

Quest’anno sono stati presentati 222 progetti da parte di 18 Paesi, in particolare Colombia, Brasile, Perù ed Ecuador. I progetti sono caratterizzati da un approccio ampiamente partecipativo da parte delle comunità locali che contribuiscono in tutte le fasi del lavoro: dall’ideazione, alla realizzazione concreta in caso di approvazione. Tali iniziative serviranno a rispondere alle necessità in vari settori: produzione (agricoltura e allevamento, artigianato, microimprese): infrastrutture comunitarie (acqua potabile, latrine, saloni comunitari); educazione (formazione, attrezzature scolastiche, pubblicazioni); sanità (campagne di prevenzione, attrezzature mediche per dispensari); edilizia (centri educativi e sanitari).

Tra i maggiori sostenitori della Populorum Progressio, oltre a singoli fedeli e a qualche Fondazione, si annovera la Conferenza Episcopale Italiana.

Membri del Consiglio sono: il Card. Robert Sarah, Presidente ex officio della Fondazione; mons. Edmundo Luis Flavio Abastoflor Montero, Arcivescovo di La Paz, Bolivia, Presidente del Consiglio di Amministrazione; mons. Antonio Arregui Yarza, Arcivescovo di Guayaquil, Ecuador, Vicepresidente; mons. Óscar Urbina Ortega, Arcivescovo di Villavicencio, Colombia; mons. Murilo Sebastião Ramos Krieger, Arcivescovo di São Salvador de Bahia, Brasile; mons. Javier Augusto del Río Alba, Arcivescovo di Arequipa, Perù; mons. Segundo Tejado Muñoz, Rappresentante del Pontificio Consiglio Cor Unum.

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ZENIT Staff

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