In libreria la prima edizione italiana di "Claudel et Péguy"

Il saggio dedicato ai due grandi letterati amati da Don Giussani edito dalla Marcianum Press

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Vede la luce anche in lingua italiana il volume “Claudel et Péguy” di Henri de Lubac e Jean Bastaire (Marcianum Press, 272 pagine, € 26,00), per la prima volta tradotto nel nostro Paese dai tempi della pubblicazione in Francia nel 1974.

Si tratta di un saggio dedicato alle figure di due grandi protagonisti della letteratura moderna e esponenti della tradizione cattolica: Paul Claudel (1868-1955, letterato e diplomatico francese) e Charles Péguy (1873-1914, scrittore francese).

I due intellettuali sono stati fonte di ispirazione per molti personaggi, rivelandosi determinanti per la loro formazione umana e spirituale. Tra di loro Mons. Luigi Giussani, teologo e sacerdote fondatore di Comunione e Liberazione, che ha dedicato molti scritti a Claudel e Péguy, indicandoli come un punto di riferimento per l’evoluzione della propria coscienza cattolica.

Nel 1968, negli archivi del Centro Péguy di Orléans vennero scoperte cinque lettere di Paul Claudel indirizzate a Charles Péguy. Jean Bastaire (nato nel 1927, specialista delle figure di Claudel e Péguy e allora segretario dell’Associazione Charles Péguy), chiese a Henry de Lubac (1896-1991, gesuita, tra i più illustri teologi del Novecento) di scrivere un articolo sul ritrovamento del carteggio. Ben presto il progetto divenne più ambizioso, prendendo la forma di un’opera incentrata sulle figure dei due autori. Un problema di salute impedì a Padre de Lubac di portare a termine il progetto da solo; per questo motivo, egli scrisse la prima parte del commento, intitolata “Due universi si incontrano”, e Jean Bastaire la seconda, “Dialogo fra i due uomini”. Il libro venne pubblicato per la prima volta nel marzo 1974.

Henri de Lubac conosceva bene l’opera dei due scrittori e l’ambiente letterario degli anni 1910-1914. Questo libro gli permise di rendere omaggio a “due poeti teologi, di statura eccezionale, non schierati o strumentalizzati, come alcuni hanno sostenuto, ma al contrario troppo a lungo trascurati all’interno della Chiesa”.

Il libro è arricchito dalla prefazione di Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara – Comacchio, il quale descrive con queste parole l’importanza culturale e spirituale dei due letterati francesi: 

“Claudel e Péguy appartengono, pur nella diversità della formazione dei cammini, a quel processo di recupero dell’esperienza del cattolicesimo nella sua autenticità, pertinenza e attualità, in opposizione a tutte quelle restrizioni e riduzioni che vivevano nel mondo culturale francese, ma che erano presenti anche al di là di esso, nel mondo culturale europeo di quel periodo: un cattolicesimo vissuto come pienezza di umanità nell’esperienza di cristo e nell’appartenenza alla chiesa, capace di raccogliere quanto di buono si trovava nelle varie tradizioni culturali e storiche con cui questi autori sono entrati in contatto.”

Per ulteriori informazioni: http://www.marcianumpress.it/

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ZENIT Staff

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