"In Libano il Papa è visto come messaggero di pace"

Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, anticipa i contenuti della prossima visita apostolica di Benedetto XVI

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di Luca Marcolivio

CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 11 settembre 2012 (ZENIT.org) – Mancano tre giorni alla partenza di papa Benedetto XVI per il Libano. Si tratta del ventiquattresimo paese visitato dal Pontefice regnante ed il quarto in Medio Oriente, dopo le visite pastorali in Turchia, Terra Santa e Cipro.

Sono alcuni dei numeri riportati stamattina dal direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi S.I., nel corso di un briefing assieme ai giornalisti accreditati. Il portavoce vaticano ha inoltre ricordato che si tratta della seconda visita pastorale di un papa in Libano: escludendo il breve scalo tecnico di Paolo VI (1965) – che per l’occasione salutò le autorità di Beirut, prima di andare in India – è stato il beato Giovanni Paolo II a recarsi per la prima volta in visita ufficiale nel “paese dei cedri” (1997).

Il logo del prossimo viaggio pastorale di Benedetto XVI raffigura, su di uno sfondo bianco, la sagoma di una colomba dai contorni rossi con un  ramoscello d’olivo verde nel becco. Sulla destra appare una croce, al centro un cedro stilizzato in tre macchie verdi e sotto, in rosso, la scritta Benoit XVI che sovrasta le date della visita: 14-15-16 septembre (il bianco e il rosso sono infatti i colori della bandiera libanese, al centro della quale campeggia il verde del cedro).

Il motto della visita pastorale del Papa in Libano sarà: Pax vobis.

Padre Lombardi ha poi comunicato che, in occasione della visita pastorale di Benedetto XVI, il governo libanese ha proclamato sabato 15 settembre come giorno festivo.

Venerdì prossimo, primo giorno del Pontefice nel paese mediorientale, coincide con la Festa dell’Esaltazione della Santa Croce e le letture – come nei due giorni successivi – saranno come prescritto dal calendario liturgico, senza variazioni sul tema.

Tra i componenti della delegazione pontificia che accompagnerà il Santo Padre in Libano, spiccano il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, e monsignor Nikola Eterovic, segretario generale del Sinodo dei Vescovi.

La visita pastorale si svolgerà essenzialmente a Beirut e in alcune località circostanti: la scelta è stata fatta, sia perché i confini settentrionali (Siria) e meridionali (Israele) coincidono con le regioni più turbolente del paese, sia per la presenza nella capitale delle sedi religiose più importanti (nunziature, patriarcati, ecc.).

In Libano sono infatti legalmente riconosciute 18 religioni ufficiali e gli stessi cristiani si classificano in maroniti, greco-ortodossi, greco-cattolici (melchiti), armeno-apostolici, armeno-cattolici, siriaco-ortodossi, siriaco-cattolici, protestanti, copti, assiri, caldei, e cattolici di rito latino. I musulmani, a loro volta, sono suddivisi in sunniti, sciiti, drusi ed alawiti. Completa il quadro una considerevole minoranza ebraica.

La partenza di Benedetto XVI e della sua delegazione è prevista venerdì 14 settembre, alle ore 9.30 dall’aeroporto di Ciampino. L’arrivo all’aeroporto Internazionale “Rafiq Hariri” di Beirut è previsto alle ore 13.45 (12.45 ora italiana). Nello scalo della capitale, il Santo Padre terrà il suo primo discorso in terra libanese alla presenza delle prime tre cariche dello stato: il presidente della Repubblica, Michel Suleiman (cristiano), il Presidente del Consiglio dei Ministri, Najib Mikati (sunnita), e il Presidente del Parlamento, Nabih Berri (sciita).

Alle ore 18 il Papa visiterà la Basilica di St. Paul ad Harissa e firmerà l’Esortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in Medio-Oriente

La giornata di sabato 15 settembre, si aprirà alle ore 8 con la celebrazione della Santa Messa in privato nella Nunziatura Apostolica di Harissa. In seguito, alle 10, Benedetto XVI incontrerà privatamente il presidente della Repubblica libanese, presso il Palazzo Presidenziale di Baadba. Incontri privati con il Presidente del Parlamento e il Presidente del Consiglio dei Ministri avverranno in questa medesima sede.

Sempre nel Palazzo Presidenziale di Baadba – precisamente nel Salone degli Ambasciatori – alle 10.50, avverrà l’incontro con i Capi delle comunità religiose musulmane, mentre, alle 11.15, nel “Salone 25 Maggio”, il Santo Padre incontrerà i Membri del Governo, delle Istituzioni della Repubblica, il Corpo Diplomatico, i Capi religiosi e i Rappresentanti del mondo della cultura.

Lasciato il Palazzo Presidenziale, Benedetto XVI si recherà con il suo seguito presso il Refettorio del Patriarcato Armeno cattolico di Bzommar, dove alle 13.30 avrà luogo il pranzo con i Patriarchi e i Vescovi del Libano e con i Membri del Consiglio Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi.

Nel tardo pomeriggio di sabato, alle 18, il Santo Padre terrà un discorso durante l’incontro con i giovani nel piazzale antistante il Patriarcato maronita di Bkerké.

Domenica 16 settembre 2012, alle 10, il Papa presiederà la Santa Messa al Beirut City Center Waterfront, al termine della quale consegnerà l’Esortazione Apostolica post-Sinodale per il Medio Oriente. Subito dopo il Pontefice reciterà l’Angelus.

Rientrato alla Nunziatura Apostolica di Harissa, alle 13.20, il Santo Padre vi pranzerà per l’ultima volta con il suo seguito, prima di congedarsi alle 16.50.

Poco dopo, alle 17.15, avrà luogo l’Incontro Ecumenico nel salone d’onore del Patriarcato Siro cattolico di Charfet.

Terminata l’ultima visita, Benedetto XVI e il suo seguito raggiungeranno alle 18.30 l’aeroporto “Rafiq Hariri” di Beirut, dove il Santo Padre pronuncerà il suo discorso di congedo.

La partenza dell’aereo con a bordo il Papa e il suo seguito è fissata per le 19, mentre l’arrivo all’aeroporto di Roma-Ciampino è previsto per le 21.40, ora italiana.

Tutti i discorsi ufficiali e l’omelia finale saranno pronunciate da Benedetto XVI in francese, salvo alcune possibili allocuzioni in inglese e in arabo.

A conclusione del briefing, padre Lombardi ha sottolineato che, trattandosi di una visita apostolica, “il Papa non si presenta come capo politico ma come capo religioso”.

Il portavoce vaticano ha inoltre ribadito che non vi è eccessiva preoccupazione per la sicurezza del Santo Padre, tanto più che in Libano, Benedetto XVI è “una persona ben voluta dalla maggior parte della popolazione ed è visto come messaggero di pace”.

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ZENIT Staff

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