In Iraq sta nascendo la "Lega dei Caldei"

L’organismo, voluto fortemente dal patriarca Sako, vuole essere uno strumento per affrontare problematiche politiche e sociali delle comunità caldee di tutto il mondo

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Da oggi fino al 3 luglio, si terrà a Erbil la Conferenza internazionale per fondare la “Lega dei Caldei”. È questo un organismo fortemente voluto dal patriarca caldeo Louis Sako come strumento per affrontare le problematiche politiche e sociali che coinvolgono le comunità caldee in tutto il mondo.

Alla Conferenza fondativa – informa la Radio Vaticana – oltre al patriarca, partecipano rappresentanti delle comunità caldee provenienti da tutto il mondo, insieme ai vescovi caldei dell’Iraq e ad altri vescovi caldei venuti dall’estero, come il gesuita siriano Antoine Audo, vescovo caldeo di Aleppo. All’ordine del giorno, l’approvazione definitiva dei regolamenti dell’associazione e la creazione degli organismi interni. Al termine della Conferenza verrà diffusa una dichiarazione finale per riassumere finalità e campi d’azione della nuova organizzazione.

Intento dell’associazione è soprattutto di coinvolgere professionisti, intellettuali ed esperti competenti nelle varie discipline per rappresentare in maniera coordinata e organica le istanze della comunità caldea nella società civile, a livello locale e internazionale. In un momento delicato come quello presente, in cui la stessa unità nazionale irachena è messa in discussione da spinte centrifughe di ogni genere, l’associazione si propone di consolidare i fondamenti della coesistenza e nel contempo difendere i diritti dei caldei, ponendosi anche come “strumento di pressione” sui processi decisionali che condizionano la convivenza civile. 

​La nuova organizzazione potrà partecipare con propri rappresentanti ai forum internazionali e dovrà mantenere un profilo indipendente rispetto a sigle e partiti politici. Le risorse finanziarie dovranno provenire soltanto da donazioni private e dalla raccolta delle quote d’iscrizione.

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ZENIT Staff

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