"In cammino con sant'Agostino"

Domani inizia a Roma il III Congresso dei Laici agostiniani

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ROMA, martedì, 10 luglio 2012 (ZENIT.org) – “Non possiamo vivere la dottrina di Sant’Agostino senza diventare amici, incontrarci con l’altro, aprire il cuore, condividere le difficoltà, arrivare a costruire amicizia. Quando questo rapporto amicale sale verso Dio, quando Dio diventa il centro dell’amicizia, allora capiamo che qualcosa dell’eternità di Dio comincia a investirci e sentiamo quell’immenso amore di Dio dentro di noi che condividiamo con il nostro fratello”.

Si apre domani mercoledì 11 luglio a Roma, all’Istituto Patristico Augustinianum, il III Congresso mondiale dei Laici agostiniani. Circa duecento laici appartenenti alle fraternità agostiniane o comunque molto vicini al carisma agostiniano, da tutto il mondo giungeranno a Roma per partecipare al Convegno che ha come tema “In cammino con Sant’Agostino: Essere il Corpo di Cristo per il mondo di oggi”. Il Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino, Padre Robert F. Prevost, spiega: “Abbiamo invitato i rappresentanti dei vari gruppi della famiglia agostiniana per riflettere insieme sulla partecipazione della famiglia agostiniana alla vita della Chiesa, nella costruzione del Corpo di Cristo. Dialogheremo insieme e approfondiremo il senso della nostra partecipazione nell’unica Chiesa, nell’unica grande famiglia di Dio sempre a partire dalla nostra spiritualità, dal nostro impegno a promuovere comunione vivendo in comunità, condividendo la vita”.

“Per quanto riguarda i Laici Agostiniani occorre distinguere due macro gruppi” spiegaPadre Alejandro Moral OSAdella Curia generalizia agostiniana, incaricato dell’organizzazione del Convegno. “In primo luogo ci sono le Fraternità agostiniane, si chiamavano un tempo Terzo Ordine: hanno un regolamento, hanno statuti approvati dal Padre Priore Generale. Le Fraternità dunque hanno un rapporto molto forte con l’Ordine, ne fanno parte come dicono le nostre Costituzioni”. Accanto alle Fraternità agostiniane, “Ci sono altre persone legatissime al nostro Ordine, che hanno un rapporto molto profondo con il nostro Ordine ma che non fanno parte di queste Fraternità e non hanno statuti: collaborano con noi in tante parti del mondo”.

Questo Convegno internazionale è momento comune di incontro e di condivisione.

Il testo di riferimento, “Camminando con Sant’Agostino”, e il desiderio di “Essere il Corpo di Cristo per il mondo di oggi” sono le linee guida di questo importante appuntamento della vita dell’Ordine.“Il testo di riferimento, che per noi è il libro dei laici, è strutturato in due parti, la prima tratta gli aspetti dottrinali, la seconda gli aspetti formali che aiutano a organizzare i gruppi” spiega Padre Moral che sottolinea la figura del laico agostiniano, un laico che vive il Vangelo ispirato dalle riflessioni di Sant’Agostino che aiutano a approfondire il messaggio evangelico. “Noi seguiamo la dottrina di Sant’Agostino. Nel testo di riferimento per i Laici Agostiniani, dopo i presupposti teologici e pastorali si passa alla dottrina ecclesiologica di Sant’Agostino: Chiesa come comunione con Cristo. L’ecclesiologia agostiniana è soprattutto ecclesiologia di comunione, e questo per noi è fondamentale: collaboriamo con i laici in una comune missione perché ci sentiamo Chiesa che vive la comunione. In questa comunione ognuno ha il suo ruolo”.

Padre Alejandro Moral riflette sul ruolo che i laici agostiniani possono avere nelle sfide che oggi la fede deve affrontare, nella Nuova Evangelizzazione: “In un mondo così diviso, sconvolto da guerre, ingiustizie e povertà, dove anche molte famiglie oggi sono divise, noi vogliamo incidere sulla comunione, che non è solo star bene ma soprattutto guardare al trascendente: Cristo ci guida e è fratello di tutti. Abbiamo tutti lo stesso Padre che ha misericordia verso di noi. Noi vogliamo trasmettere al mondo di oggi il messaggio che senza la comunione non può esistere nulla: se c’è divisione tutto è spezzato e non si può andare avanti… Il mondo contemporaneo a volte utilizza il termine “solidarietà”: in fondo vuol dire comunione, ma noi sappiamo che la comunione profonda che va oltre la solidarietà incide in un mondo diviso come quello di oggi”.

Padre Alejandro si sofferma sul fascino della figura di Sant’Agostino per l’uomo contemporaneo: “Io credo che un elemento che affascina tutti, prima ancora di passare al piano trascendente, è l’amicizia. Non possiamo vivere la dottrina di Sant’Agostino senza diventare amici, incontrarci con l’altro, aprire il cuore, condividere le difficoltà, arrivare a costruire amicizia. Quando questo rapporto amicale sale verso Dio, quando Dio diventa il centro dell’amicizia, allora capiamo che qualcosa dell’eternità di Dio comincia a investirci e sentiamo quell’immenso amore di Dio dentro di noi che condividiamo con il nostro fratello. L’altro è mio fratello, non è più un estraneo, lo sguardo va verso il cuore e costruiamo insieme la società. Sant’Agostino rimane sempre persona viva perché molte cose della nostra vita ha vissuto e condiviso e su ciò ha riflettuto”.

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Ordine di Sant’Agostino:

Sito internet: http://augustinians.net
Pagina FaceBook: http://www.facebook.com/pages/Curia-Generalizia-Agostiniana/276005605797549
YouTube: http://www.youtube.com/user/CuriaGenAgostiniana

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ZENIT Staff

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