Importante associazione sanitaria cattolica volta le spalle alla riforma di Obama

Suor Keehan cambia idea ed appoggia i vescovi nell’opposizione al mandato su abortivi e contraccettivi

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WASHINGTON, martedì, 19 giugno 2012 (ZENIT.org) – Con una mossa a sorpresa, suor Carol Keehan, DC, presidente della Catholic Health Association (CHA), ha affermato che la sua associazione non può accettare i cambiamenti al regolamento dell’Health and Human Service (HHS) che richiede alle organizzazioni cattoliche di finanziare prodotti abortivi e contraccettivi.

Sebbene la CHA abbia inizialmente appoggiato il nuovo regolamento, una lettera diffusa venerdì scorso da suor Keehan afferma che se i cambiamenti operati dall’amministrazione Obama nelle esenzioni degli enti religiosi, erano apparsi un “buon primo passo”, in seguito ad una analisi successiva, la proposta “non ha risolto le nostre iniziali perplessità”.

Il CHA ha più di 2000 membri attivi nel settore sanitario. Ogni anno negli Usa un paziente su sei è ricoverato in un ospedale cattolico.

La lettera spiega che il CHA ha portato avanti a lungo una campagna per un sistema sanitario conveniente per tutti e per la fornitura di servizi preventivi.

“Rimaniamo comunque profondamente preoccupati per l’approccio assunto dall’Amministrazione rispetto alla contraccezione, specie riguardo ai farmaci abortivi e alla sterilizzazione”, si legge nella lettera.

“Se il governo continuerà a perseguire la politica secondo cui tutti i dipendenti devono avere accesso a servizi contraccettivi, allora andrà trovato un modo per fornire e pagare direttamente quei servizi, senza richiedere alcun coinvolgimento diretto o indiretto da parte dei ‘dipendenti religiosi’, come genericamente vengono definiti”, insiste suor Keehan.

Trattando il tema dell’esenzione per le organizzazioni religiose, la lettera evidenzia che “l’esenzione, nell’ultima stesura, è più ristretta di ogni clausola di coscienza mai emanata da leggi federali e riflette un inaccettabile cambiamento nella politica federale riguardo alle idee religiose”.

La distinzione fatta dal regolamento del HHS tra organizzazioni religiose e secolari, crea “una falsa dicotomia tra la Chiesa Cattolica e i ministri attraverso i quali la Chiesa vive gli insegnamenti di Gesù Cristo”.

La lettera è di poco successiva all’inizio delle “due settimane per la libertà” proclamate giovedì scorso dai vescovi americani, come giornate dedicate alla difesa della libertà religiosa.

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ZENIT Staff

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