"Imparare il mestiere della vita"

Messaggio per il nuovo Anno Scolastico di mons. Felice di Molfetta

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Riportiamo di seguito il messaggio per il nuovo Anno Scolastico 2013-2014 di monsignor Felice di Molfetta, vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.

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Stimatissimi dirigenti e docenti,
carissimi ragazzi e ragazze,

sono profondamente impressi nel mio animo i vostri volti e l’attenzione riservatami durante la Visita Pastorale, in cui mi avete amabilmente accolto e permesso di entrare nelle vostre aule per un saluto e un vivace dialogo tra amici; perciò, dirvi “grazie” è troppo poco considerando il bene che da voi ho ricevuto nelle tante manifestazioni di cordiali simpatia e affettuosa accoglienza.

La ripresa della Visita Pastorale da parte mia coincide con il nuovo anno scolastico, mentre mi accingo a raggiungere gli altri istituti scolastici. Ed è proprio per questo che mi sento vicino fin da ora a ciascuno di voi, educatori e discenti tutti, facendo mio il motto che don Lorenzo Milani proponeva ai ragazzi di Barbiana: “I care”, mi sta a cuore.

In questa espressione colgo tutta la passione che ardeva nel cuore di questo antesignano dell’autentica visione della scuola come comunità educativa e luogo in cui si cresce per imparare il mestiere della vita, diventando uomini e donne adulti e maturi.

Sì, la scuola non può allargare solo le vostre dimensioni intellettive; essa, se non vuole tradire la sua nativa missione, è chiamata anche a sviluppare il corredo di quelle doti umane che fanno di ciascuno di voi, ragazzi e giovani, dei protagonisti nell’esercizio della lealtà e del rispetto reciproco, nella fedeltà alla parola data e nell’uso corretto della libertà; nell’impegno ad affrontare insieme con gli altri le varie sfide della vita e permettere alla scuola di essere luogo di incontro, di convergenza, di dialogo e sereno confronto.

Perché ciò possa avvenire, ritengo debba istaurarsi una feconda e reciproca alleanza tra scuola e famiglia. Una scuola senza la collaborazione della famiglia, come pure una famiglia lontana e assente dalla scuola, finirebbe soltanto per registrare un comune fallimento.

I ragazzi e i giovani nel loro cammino di crescita hanno bisogno di avere accanto genitori e insegnanti, come pure hanno bisogno di riscontrare una loro sintonia sui grandi valori della vita; di vedere un loro diretto coinvolgimento e una loro fattiva collaborazione.

Nondimeno, un docente educatore, collaborerà alla crescita e allo sviluppo armonico dei suoi ragazzi, offrendo il meglio della propria competenza professionale, ingenerando in essi un processo di empatia con la stessa disciplina, accompagnato dalla coerenza sui valori fondativi del vivere sociale.

Cari giovani, se avete colto in questo messaggio un tono paternalistico, quasi da predica, vi chiedo scusa. Ma proprio perché mi state a cuore, conto su di voi quali narratori della speranza e anticipatori di futuro. Sì, di un futuro da sognare a occhi aperti, forse arduo, ma possibile! Ne sono convinto, conoscendo i fremiti del vostro cuore e i tanti racconti racchiusi nell’intimo del mio essere.

Buon anno scolastico a tutti, perché sia cammino fecondo verso un futuro più bello per tutti.

Con affetto,

Vostro

+ don Felice, Vescovo

Cerignola, 1° settembre 2013.

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ZENIT Staff

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