"Il vescovo non raduna il popolo intorno alla propria persona, ma intorno a Cristo"

Il Papa riceve in udienza i vescovi amici dei Focolari, riuniti in questi giorni a Castelgandolfo per il 38° Convegno sul tema “Eucarestia, mistero di Comunione”

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La figura del vescovo, il suo servizio, la sua missione sono stati il centro del discorso di Papa Francesco ai vescovi amici del Movimento dei Focolari, ricevuti stamane in Aula Paolo VI, prima dell’Udienza generale. I presuli sono riuniti in questi giorni per il 38° Convegno in corso a Castelgandolfo fino a venerdì 6 marzo, incentrato sul tema “Eucaristia, mistero di Comunione”.

Proprio da questo tema parte il Pontefice per la sua riflessione di oggi, ricordando che il carisma dell’unità del Movimento dei Focolari “è fortemente ancorato all’Eucaristia, che gli conferisce il suo carattere cristiano ed ecclesiale”. D’altronde, aggiunge, “senza l’Eucaristia l’unità perderebbe il suo polo di attrazione divina e si ridurrebbe a un sentimento e ad una dinamica solamente umana, psicologica, sociologica”.

L’Eucaristia invece “garantisce che al centro ci sia Cristo, e che sia il suo Spirito, lo Spirito Santo a muovere i nostri passi e le nostre iniziative di incontro e di comunione”, afferma il Papa. Compito principale dei vescovi è pertanto radunare “le comunità intorno all’Eucaristia, alla duplice mensa della Parola e del Pane di vita”.

Anche perché, sottolinea Bergoglio, “il vescovo è principio di unità nella Chiesa, ma questo non avviene senza l’Eucaristia”; il vescovo – soggiunge – “non raduna il popolo intorno alla propria persona, o alle proprie idee, ma intorno a Cristo presente nella sua Parola e nel Sacramento del suo Corpo e Sangue”.

Quindi, solo “conformato a Cristo” il pastore “diventa Vangelo vivo, diventa Pane spezzato per la vita di molti con la sua predicazione e la sua testimonianza”, rimarca il Santo Padre. Perché “chi si nutre con fede di Cristo Pane vivo viene spinto dal suo amore a dare la vita per i fratelli, ad uscire, ad andare incontro a chi è emarginato e disprezzato”.

Tra i presuli amici dei Focolari presenti al Convegno diversi provengono da zone difficili come Siria, Iraq, Ucraina, “terre insanguinate” da morti e violenze. Proprio a loro si rivolge il Papa, che dice: “Nella sofferenza che state vivendo con la vostra gente, voi sperimentate la forza che viene da Gesù Eucaristia, forza di andare avanti uniti nella fede e nella speranza”.

“Nella celebrazione quotidiana della Messa – assicura – noi siamo uniti a voi, preghiamo per voi offrendo il Sacrificio di Cristo; e da lì prendono forza e significato anche le molteplici iniziative di solidarietà in favore delle vostre Chiese”.

L’incoraggiamento è quindi a portare avanti l’impegno “in favore del cammino ecumenico e del dialogo interreligioso”. Un grazie speciale, infine, per il contributo dato dal Movimento e dai loro amici vescovi “ad una maggiore comunione tra i vari movimenti ecclesiali”. 

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ZENIT Staff

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