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Il sogno di un audace, nella periferia di Roma

Inaugurata la stagione teatrale 2016/2017 al Teatro degli Audaci di Roma

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Un ‘audace’ è , secondo l’etimologia latina, colui che osa. E osa perché desidera intensamente, fosse anche inseguire un sogno. Questo sogno lo ha inseguito e realizzato Flavio De Paola, costruendo e avviando nel 2012 un teatro a Montesacro,  quartiere periferico di Roma con oltre 200.000 persone, dove lo stesso De Paola ha vissuto.
Il bel teatro, che dispone di un foyer con angolo bar e una sala con 244 poltrone di velluto rosso, prende per l’appunto il nome di «Teatro degli Audaci» e ha inaugurato il 12 settembre scorso la nuova stagione.
Questa si preannuncia molto ricca di eventi, consultabili sul sito www.teatrodegliaudaci.it, che vanno da divertentissime commedie (basti citare fra gli altri Cinzia Leone, Tiziano Lepone, Gianfranco Phino, Stefano Antonucci, Cinzia Berni, Milena Miconi, Emanuela Aureli, Laura Freddi, Grazia Scuccimarra, Enrico Vanzina) , a sorprendenti performance di improvvisazione (gli “Apiccicatticci” di Tiziano Storti), passando per il teatro canzone del “cantattore” Emiliano Ottaviani, fino a opere più impegnative e adatte a riflessioni e dibattiti, come la messa in scena, in prima nazionale de «Il nome della Rosa» o le collaborazioni con la compagnia siciliana dei Saitta.
La sfida  e l’urgenza sono proprio quelle di portare il potere curativo e culturale dell’arte nelle periferie, come ricordava Cinzia Leone e lo stesso De Paola nella conferenza stampa di presentazione, sottolineando che il Teatro degli Audaci è l’unico teatro a fare una programmazione in questa zona di Roma, tra le periferie di Montesacro, Nuovo Salario, Tufello, diventando anche un importante luogo di aggregazione: oltre agli spettacoli in cartellone, si fanno infatti attività di laboratorio, si tengono corsi di recitazione e si ospitano gratuitamente attività extracurriculari scolastiche.
Per i tanti giovani è di sicuro una valida alternativa,  ha commentato con un sorriso il direttore artistico, «all’enorme centro commerciale presente a due passi da qui».
Un grazie dunque all’audacia culturale di Flavio De Paola, perché, come dice lo slogan della nuova stagione, «condividere il Teatro è un bene per l’umanità».
 

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Walter Ego

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