Il Sinodo della Parola, decisivo per il dialogo ecumenico e culturale

Spiega il portavoce vaticano

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 5 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Il Sinodo dei Vescovi sulla Parola, inaugurato questa domenica da Benedetto XVI, ha un’importanza decisiva per il dialogo ecumenico e culturale anche se i media non lo hanno ancora scoperto, spiega il portavoce vaticano.

Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, dedica l’ultimo editoriale di “Octava Dies“, settimanale del Centro Televisivo Vaticano, di cui è direttore, all’assemblea dei Vescovi del mondo su “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”.

Sintetizzando l’importanza dell’assise ecclesiastica, il portavoce cita queste parole del Papa: “I grandi compiti della comunità ecclesiale nel mondo contemporaneo – tra i tanti, sottolineo l’evangelizzazione e l’ecumenismo – sono incentrati sulla Parola di Dio e nello stesso tempo sono da essa giustificati e sorretti”.

Dopo aver approfondito nell’Assemblea di tre anni fa il tema dell’Eucarestia, ora si approfondisce l’altra sorgente vitale della vita della Chiesa: la Parola di Dio, spiega padre Lombardi.

Il Concilio Vaticano II lo ha già fatto in uno dei suoi documenti più belli e importanti, la costituzione dogmatica “Dei Verbum“, ma “dopo quarant’anni è necessario parlarne di nuovo”, osserva il sacerdote.

“Anzitutto perché ogni singolo cristiano, ma anche la comunità, deve sempre rimettersi in ascolto della Parola di Dio, vero punto di riferimento per il suo cammino e la sua conversione quotidiana – osserva -. E vi è ancora molto da fare per diffondere la familiarità e l’uso della Scrittura nel popolo cristiano, la sua lettura e meditazione frequente, l’abitudine a pregare a partire dalla Scrittura”.

“E poi – aggiunge – perché la Scrittura è la base di ogni annuncio cristiano anche nel mondo moderno e in dialogo con le sue culture. In particolare, il Papa ricordava che il dialogo ecumenico non può basarsi su ‘espedienti strategici’, ma sul comune riferimento e la comune conversione alla luce della Parola di Dio, ed anche il dialogo con il popolo ebreo non può prescindere dall’attenzione alla lettura ebraica della Bibbia”.

“Forse non tutti, nei media secolari, lo capiranno, ma la Chiesa intera – intorno al Sinodo – si prepara a vivere un momento intenso di riflessione e di preghiera: siamo al cuore della sua identità, alla sorgente della sua vitalità sotto l’azione dello Spirito di Dio”, conclude il portavoce.

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ZENIT Staff

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