Il segreto del Cavaliere senza macchia e senza paura

Lorenzo Del Boca ha scritto un libro da leggere a scuola, per capire e amare la storia

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Discendeva da una famiglia della piccola nobiltà di spada del Delfinato, i cui membri avevano combattuto per i re di Francia, durante la Guerra dei cent’anni cinque di questi erano morti in battaglia. Il padre Aymon lo introdusse, ancora fanciullo, alle regole dell’ordine cavalleresco alle quali poi egli rimase costantemente fedele per tutta la vita.

Affascinò molti artisti e scrittori che gli tributarono statue, dipinti e opere teatrali, ammantando di leggende molte delle sue prodezze compiute.

È stato il campione di due re francesi e il più celebrato cavaliere del suo tempo, tanto che anche il Papa Giulio II chiese invano i suoi servigi. Stiamo parlando di Pierre Terrail de Bayard, un cavaliere e condottiero francese vissuto tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI secolo. In italiano è conosciuto come “il Baiardo”. Le sue gesta gli valsero diversi soprannomi tra cui “Il cavaliere senza macchia e senza paura” e il “buon cavaliere”. Grandissimo combattente, stratega sopraffino ed efficace, coraggioso e generoso. Onesto e caparbio. Adorato dai soldati, temuto dai superiori. Sempre il primo quando si attaccava, sempre l’ultimo quando ci si ritirava.

Viene considerato a ragione l’ultimo grande rappresentante della cavalleria medievale. A far conoscere in Italia le gesta, la storia, i segreti e le vicende del Baiardo ci hanno pensato Lorenzo Del Boca e Giuseppe Ruga, con il libro Il mistero del Cavaliere, edito da Piemme.

Lorenzo dal Boca è giornalista e saggista di grande spessore, già Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, attuale vicepresidente del Salone e del Libro di Torino, autore di libri di grande diffusione come Maledetti Savoia, L’Italia Bugiarda, Indietro Savoia e Polentoni, tutti editi da Piemme. Ha raccontato Del Boca che era 1486 quando il Baiardo venne assunto come paggio alla corte dei Savoia. Nessuno avrebbe scommesso un soldo su Pierre Terrail di Bayard, figlio minore di una famiglia della piccola nobiltà francese, fatalmente destinato al mestiere delle armi.

Pierre era solo un ragazzino che tutti prendevano in giro. Tuttavia dovettero ricredersi in fretta: abilissimo cavallerizzo, spadaccino invincibile, stratega geniale, il timido rampollo dei Bayard si trasformò sotto gli occhi meravigliati dei suoi signori in un’autentica macchina da guerra. E la storia premeva alle porte del piccolo regno piemontese. Un immenso conflitto tra le potenze europee stava per travolgere l’Italia. La Francia e l’Impero si preparavano a fronteggiarsi in uno scontro feroce che modificherà per sempre il destino del continente.

In questo contesto il Baiardo, il “cavaliere senza macchia e senza paura”, divenne una leggenda. Intrepido nel combattimento, devoto a Dio e alla patria, generoso con i nemici, Bayard fu l’ultimo erede della più gloriosa tradizione cavalleresca. La sua vita nascondeva un segreto. Un mistero che circondava la parte più intima della sua vita. Chi è la nobile dama che gli ha dato una figlia e perché Pierre si ostina a non volerne rivelare l’identità?

Il libro di Del Boca risponde in maniera certa alle domande e svela il mistero. Sullo sfondo fosco e terribile delle Guerre d’Italia, mentre nuove armi tecnologiche fanno piazza pulita di ogni codice d’onore, anche l’invincibile Bayard va incontro al proprio destino. Ucciso da un colpo di archibugio. La schiena spezzata da quelle armi da fuoco che il Baiardo considerava vili, perché i contendenti non si guardavano in faccia e non si confrontavano cavallerescamente, ma potevano essere uccisi da colpi sparati dietro le spalle e da località nascoste.

Il libro, presentato a San Benedetto del Tronto martedì 22 luglio, è espressione di un modo moderno di raccontare la storia. Niente di accademico. L’informazione è vasta e approfondita, il racconto scorre chiaro e incisivo, in un contesto di battaglie, aspirazioni, ambizioni di conquista, intrighi di corte influenza di mogli e amanti. I diversi personaggi vengono analizzati a tutto tondo, non solo nei loro titoli e incarichi e nelle loro qualità e virtù, ma nelle relazioni con la fede, l’ambizione, il potere, il denaro, le donne. Il libro è un tentativo riuscito di raccontare la storia in maniera efficace, reale e affascinante. Senza mai relativizzare la qualità delle conoscenze Del Boca si comporta come un cronista del tempo che racconta la storia in tutte le sue sfaccettature.

Non stupisce quindi la proposta che è emersa nel corso dell’incontro a San Benedetto del Tronto, di introdurre testi come questi nelle scuole al fine di appassionare e coinvolgere le nuove generazione nello studio vivo della storia. Le vicende guerriere del Baiardo si svolgono nel contesto di un’Europa dove, francesi, spagnoli e imperiali germanici, si combattono continuamente tra di loro sul suolo italiano.

Un Italia non ancora nazione, divisa tra reami e città che cambiano continuamente riferimento e alleanze al fine di sopravvivere per non essere travolte dai saccheggi e massacri di truppe diverse e mercenari brutali. A guardare il quadro storico di quel periodo sono diverse le suggestioni e le domande che emergono. Stupisce vedere reali e condottieri credenti compiere le nefandezze peggiori, combattere e tradire,  sbudellando, uccidendo e massacrando persone, pur mantenendo una fede cristiana. Pregando e frequentando le chiese prima e dopo gli scontri militari. Certamente una caratteristica dei quei tempi.

Difficile capire come facessero gli italiani ad alimentare un fecondo rinascimento artistico, letterario, scientifico, agricolo, commerciale, mentre francesi, spagnoli e germani guerreggiavano e derubavano. È evidente che dietro al detto “Spagna e Francia, purché se magna” c’è molto di più di una capacità di arrangiarsi di fronte alle difficoltà. Anche i quei tempi popolo italiano reagì alle difficoltà con fede, genialità, arguzia.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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