Il santuario di Knock e il Congresso eucaristico di Dublino

Intervista con il cappellano del noto sito di pellegrinaggio irlandese, padre Nigel Woollen

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di Anita Bourdin

ROMA, venerdì, 11 maggio 2012 (ZENIT.org) – “Se tanti pellegrini vengono ancora oggi a Knock, è perché vi sperimentano qualcosa della speranza e del conforto che solo il Signore può dare”, ha dichiarato padre Nigel Woollen, sacerdote della Fraternità di Maria, Regina Immacolata, un’associazione di fedeli nata in Francia.

Padre Woollen, che è incardinato nella diocesi di Galway, lavora a tempo parziale come cappellano nel santuario mariano di Knock, situato nella Contea di Mayo, nell’Irlanda occidentale, a metà strada circa tra Galway e Sligo. Il nome inglese Knock deriva dal gaelico An Cnoc, il che significa “la collina”. La località è nota anche come Cnoc Mhuire, cioè la “collina della Vergine Maria”.

In occasione del mese di Maria, padre Woollen ha spiegato a ZENIT l’apparizione avvenuta nel 1879, ciò che succede oggi a Knock, nella prospettiva del rinnovamento della Chiesa in Irlanda, e le preparazioni al 50° Congresso eucaristico internazionale, che si terrà il prossimo mese nella capitale Dublino.

Secondo il cappellano, il Congresso permetterà ad ognuno di incontrare Gesù “come un amico” e rinnoverà lo zelo missionario dei fedeli.

Padre Nigel, Lei è sacerdote a Knock, il santuario nazionale d’Irlanda. Cosa è successo esattamente a Knock?

Padre Nigel Woollen: Il 21 agosto del 1879, varie persone del villaggio di Knock hanno avuto una visione, cioè hanno visto una apparizione nella facciata sud della loro piccola chiesa parrocchiale, in questo angolo perduto dell’Irlanda occidentale. Da un lato, c’erano tre persone, identificate come San Giuseppe, Maria, la Madre di Dio (coronata come Regina) e l’apostolo San Giovanni. Ma al centro della visione c’era un Agnello, sopra un altare, con una grande croce dietro di lui e angeli che volteggiavano. L’Agnello emanava una forte luce.

Non ci fu un messaggio orale. Una quindicina di 15 testimoni ha raccontato quello che avevano visto per due ore sotto la pioggia. Una commissione ha concluso che le testimonianze erano affidabili; una seconda commissione, negli anni ‘30 (quando gli ultimi testimoni erano ancora in vita), ha confermata la prima. È importante far notare che il parroco all’epoca dell’apparizione, padre Bartholomew Kavanagh, un giovane sacerdote conosciuto per la sua pietà e servizio ai poveri, aveva appena finito di celebrare cento messe consecutive per le anime del purgatorio (specialmente per tutte le persone morte senza i sacramenti durante la carestia). La preghiera per i defunti e per le anime del purgatorio è stata sempre parte della spiritualità del santuario di Knock.

Che cosa significa per la Chiesa in Irlanda, così duramente provata oggi? E con il Congresso eucaristico che si avvicina?

Padre Nigel Woollen: In ogni epoca, abbiamo bisogno di speranza e Dio lo sa. Nel XIX secolo ci fu una grande povertà materiale. Nella nostra epoca, possiamo dire con il profeta Amos (8,11), che c’è una grande mancanza della Parola di Dio: la gente ha sete di un messaggio di vita e di speranza, ma non se ne rende sempre conto. Molti sono feriti e scoraggiati da certi eventi nella Chiesa. L’Agnello di Knock rappresenta il nostro Signore Gesù che si dona completamente per la nostra salvezza, lavando i nostri peccati: è una forte ed intima visione del Cuore misericordioso di Colui, l’unico, che può salvarci dalle nostre derive. La presenza dell’Agnello ci ricorda inoltre che siamo un popolo eucaristico, chiamato a rendere grazie e gloria a Dio, chiamati ad unirci personalmente al sacrifici d’amore del nostro Salvatore.

L’appello continuo di Knock ci ricorda che il Cielo non ci abbandona mai, che, nei momenti bui, Dio si fa più vicino. Come dice la bella preghiera della novena alla Nostra Signora di Knock, “tu hai dato speranza alla tua gente nel momento della miseria e l’hai confortata nella sventura”. Se tanti pellegrini vengono ancora oggi a Knock, è perché vi sperimentano qualcosa della speranza e del conforto che solo il Signore può dare.

Il 50° Congresso eucaristico internazionale si terrà a Dublino a giugno. Il tema è L’Eucaristia: comunione con Cristo e tra di noi. Se Knock ci ricorda l’importanza della Messa nella storia del nostro Paese, noi speriamo che, allo stesso modo il Congresso rinnoverà il nostro zelo missionario e sottolineerà il fatto che, nonostante le grandi prove degli ultimi anni, ci sono ancora molti cattolici ferventi in Irlanda. La presenza di un gran numero di partecipanti provenienti da altri Paesi sarà di aiuto. Di recente, ho sentito un vescovo irlandese dire di essere incoraggiato quando incontrando degli stranieri gli dicevano che volevano venire a Dublino, proprio per ringraziare l’Irlanda per i missionari che ha mandato nel passato.

Le ultime parole di Gesù nel Vangelo di Matteo – “io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20) – ci sono familiari, ma non sempre ci rendiamo conto che queste parole indicano in particolare l’azione eucaristica durante la Messa e la sua presenza eucaristica nei tabernacoli di tutte le chiese. Speriamo che il Congresso ci incoraggi ad incontrare veramente Gesù come nostro amico nell’ostia consacrata e a diventare delle “persone eucaristiche” che vivono da testimoni gioiosi, per il mondo, della presenza continua del Risorto!

Perché suonare una campana?

Padre Nigel Woollen: La campana del Congresso eucaristico ha fatto il giro di tutta l’Irlanda, come una chiamata ad ognuno di prepararsi al Congresso, un po’ come la fiamma che prepara ai Giochi Olimpici. Questa campana è stata suonata di recente a Roma da Papa Benedetto XVI. Evoca San Patrizio, che aveva l’abitudine di suonare la campana per chiamare gli irlandesi a venire ad ascoltare la Parola di Dio: si dice che lui installasse delle campane nelle nuove chiese che fondava nel Paese. L’immagine della campana, il suono gioioso che emette, fa echeggiare l’appello a rallegrarsi nel Vangelo che Dio lancia al suo popolo.

Un santuario come quello di Knock è importante per la Nuova evangelizzazione? Ad esempio, per i giovani e per le famiglie?

Padre Nigel Woollen: Molto. Ciò che mi colpisce ogni giorno a Knock è la differenza tra i pellegrini abituali e il visitatore curioso o casuale, tra le scolaresche che vengono in ritiro e gli anziani in gita settimanale. Un santuario ha qualcosa di molto accessibile e di semplice; ciascuno, indipendentemente dal suo percorso spirituale, ci può trovare la guarigione e la pace. In particolare noi sacerdoti, nel sacramento della riconciliazione o nel sacramento dei malati, siamo testimoni della misericordia di Dio versata in abbondanza, specialmente su coloro che lottano o hanno perso il senso della loro vita. Il Festival dei giovani, ad esempio, è un mezzo potente per aiutare i nostri giovani a scoprire che la vita della Chiesa è anche per loro e che possono trovarci delle risposte alle loro domande più profonde.

Lei non è irlandese ed è membro della Fraternità di Maria, Regina Immacolata: c’è un legame tra il santuario di Knock e la vostra spiritualità?

Padre Nigel Woollen: Sì, la gente chiede alle volte: cosa fa nella Contea di Mayo un sacerdote inglese, membro di una comunità francese? La mia Fraternità sta a Galway (un’ora di macchina da Knock) da alcuni anni ormai e ha iniziato di recente una nuova presenza a Dublino. Poiché noi prestiamo attenzione speciale alla presenza di Maria nella Chiesa, e in particolare al modo in cui Maria, nostra Madre e nostra Regina, ci aiuta a vivere la nostra vita cristiana, sentiamo una certa affinità con il messaggio di Knock! Oggi, come nel Vangelo, Maria continua ad indicare l’Agnello di Dio; come a Cana, dice: “Fate quello che vi dirà” (Gv 2,5). Sarò sempre riconoscente per tutto quello che ha fatto per me, per aiuta
rmi nel mio sacerdozio, e ho una grande speranza in quello che il Signore continuerà a fare in Irlanda e nel mondo, mediante la sua potente intercessione.

*

Il sito del santuario di Knock:
http://www.knock-shrine.ie/

Il sito del Congresso eucaristico internazionale:
http://www.iec2012.ie/it/

Per informazioni sulla Fraternità di Maria, Regina Immacolata:
http://www.mariereineimmaculee.com/index.php?

[Traduzione a cura di Paul De Maeyer]

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ZENIT Staff

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