Il saluto del Papa per l'apertura di un rifugio per giovani sfruttate

La struttura è stata inaugurata nel dipartimento di Capital, in Argentina, il 1° agosto scorso

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“Caro fratello, ho saputo che il prossimo 1° agosto apre il rifugio Mburucuyá. Attraverso queste righe voglio salutare e ringraziare tutti coloro che sono coinvolti in questo lavoro, che è una testimonianza di amore e di impegno. Chiedo a Gesù di benedirvi. Per favore, non dimenticate di pregare per me. Fraternamente Francesco”. È questo il messaggio del Papa che padre Jorge Chichizola, fondatore della casa di accoglienza “Mburucuyà” per le bambine e adolescenti vittime di sfruttamento sessuale, si è visto recapitare.

Il centro, inaugurato il 1° agosto, viene gestito dalla coalizione “Alto a la Trata” nel quartiere Nu Pora de Garupá del dipartimento argentino Capital, a Misiones, nella parte settentrionale del Paese. Secondo una nota inviata all’Agenzia Fides da una fonte locale, alla cerimonia hanno partecipato le autorità civili. “Il centro è diventato una realtà grazie alla collaborazione di padre Pablo Ferreiro, che presiede la Fondazione Bemberg ed è riuscito ad avere questo spazio”, ha ricordato una delle responsabili del centro, Claudia Lascano, che si è augurata che “Misiones sia solo una destinazione turistica e non è un luogo di sfruttamento sessuale.”

Sono otto, al momento, le giovani ospitate dal centro. Una squadra di psicologi e operatori sociali si occupa di assistere le vittime per reintegrarle socialmente.

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ZENIT Staff

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