Il rispetto degli aborigeni per la terra insegna il rispetto per la Creazione

In un messaggio diffuso in occasione della “Domenica degli aborigeni”, la Conferenza episcopale australiana invita a guardare ai nativi per “riconoscere l’invito di Dio ad agire con rispetto ed amore nei confronti delle Sue creature”

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Gli aborigeni quali modello di salvaguardia del Creato. È questo il messaggio che emerge dalla Conferenza episcopale australiana in occasione della “Domenica degli aborigeni”, celebrata di recente.

I vescovi hanno pubblicato un documento nel quale si sottolinea che i nativi dell’Australia vedano nella terra “qualcosa di vivo, con delle potenzialità” e qualcosa di “sacro”. Questo loro atteggiamento può “offrire un contributo speciale all’ampia comunità nazionale, sfidandola ad affrontare i danni perpetrati alla bellezza della Creazione di Dio” e aiutandola a “capire come prendersi cura del Paese, proteggendo la terra, il mare, i fiumi, le foreste e tutti i suoi abitanti”.

Essi trasmettono questa eredità di rispetto per la terra di generazione in generazione, un insegnamento capace di far “riconoscere l’invito di Dio ad agire con rispetto ed amore nei confronti delle Sue creature” e “per riscoprire il senso della presenza di Dio” nella vita quotidiana.

“La testimonianza degli indigeni australiani – scrivono poi i vescovi – può insegnare a tutti i membri della comunità cristiana a vedere che, quando siamo riuniti per l’Eucaristia e portiamo all’altare i doni del pane e del vino, offriamo a Dio la terra e tutte le sue creature”. Infine, i presuli australiani citano il Cantico delle Creature, attribuito a San Francesco d’Assisi, sulle cui orme la Chiesa australiana invita i fedeli “ricostruire i giusti rapporti tra Dio, l’umanità e l’intero Creato”.

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ZENIT Staff

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