Il "Requiem" di Mozart al XII Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra

Domenica 10 novembre concerto conclusivo con la “Nona” di Beethoven

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Circa tremila persone hanno assistito martedì sera 5 novembre alla “Messa da Requiem in re minore K626” di Wolfgang Amadeus Mozart, suonata dai Wiener Philharmoniker (1), con il coro dei Wiener Singverein e diretti dal Maestro Leopold Hager.

L’evento si è svolto a Roma nella Basilica di San Paolo fuori le mura nell’ambito del XII Festival di Musica e Arte Sacra dedicato quest’anno a Papa Francesco.

Gli spettatori hanno avuto disponibilità sui propri posti a sedere della bella pubblicazione omaggio curata dalla Fondazione Pro Musica e Arte Sacra (2) dal titolo “L’Arte salva l’Arte” all’interno della quale sono stati dettagliati in quattro lingue (italiano, inglese, tedesco e cirillico) tutti gli spettacoli di questa edizione, gli interventi di restauro finanziati dalla Fondazione nonché, tra gli altri, il saluto del Presidente Generale della Fondazione Hans-Albert Courtial e l’articolo del Presidente del comitato dei sostenitori della Fondazione Claudia Autieri intitolato “La Cultura come valore individuale e aziendale – l’importanza dei mecenati”.

Il “Requiem K626” è, come notorio grazie anche al famoso film Amadeus di Milos Forman, tra le opere più misteriose della musica classica, in quanto solo in parte attribuibile al genio di Mozart, tanto da metterne in dubbio l’opportunità di catalogarla ancora secondo il sistema Kochel.

Infatti, circa il 90 % è stata composta da suoi allievi o assistenti (solo l’Introitus è certamente e interamente riconducibile a Mozart), la stesura avvenne nelle ultime settimane di vita del genio salisburghese e l’opera fu commissionata in forma anonima.

Una ricostruzione interessante del Requiem e delle ultime settimane di vita di Mozart si possono trovare descritte nel libro pubblicato da Laterza esattamente dieci anni fa, scritto dallo storico Piero Melograni (3) e intitolato “WAM – la vita e il tempo di Wolfgang Amadeus Mozart”.

Conclusione del XII Festival domenica 10 novembre, sempre nella Basilica di San Paolo fuori le Mura con la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 di Ludwig van Beethoven. Il Concerto è organizzato con la Fondazione Sofia Onlus e con il patrocinio dell’Ambasciata giapponese e della Fondazione Italia Giappone.

Il Concerto sarà tenuto dall’Illuminart Philharmonic (Orchestra e Choir) diretti da Tomomi Nishimoto.

*

NOTE

[1] I Wiener hanno quasi 170 anni di esistenza; orchestra stimata da musicisti come Wagner, Bruckner, Brahms, Mahler, Strauss e che da sempre partecipa al Festival di Musica e Arte Sacra.

[2] La Fondazione ha sede in via Paolo VI, 29 (piazza San Pietro) ed i siti internet di riferimento sono www.festivalmusicaeartesacra.net,  www.fondazionepromusicaeartesacra.net e www.musica-artesacra.org dove è possibile trovare sia le modalità di finanziamento della Fondazione che l’evidenza delle pubblicazioni realizzate negli anni precedenti. Di queste ultime è possibile effettuarne il download del formato pdf.

[3] Piero Melograni è deceduto nel 2012 all’età di ottantuno anni. Convinto sostenitore della rivoluzione degli innovatori, aveva scritto già nel 1996: “Il mondo è stato trasformato più da uomini come James Watt che da tutti i capi di tutte le rivoluzioni politiche degli ultimi due secoli”. Aveva fatto parte del comitato nazionale per le celebrazioni mozartiane. (le informazioni sono estratte da un articolo di Salvatore Carrubba apparso nell’inserto domenicale del Sole 24 Ore).  

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Antonio D'Angiò

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