Il regno di Dio non ha effetti speciali

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

C’è silenzio sotto la terra, quando il seme gettato dal contadino germoglia e cresce, o quel granellino piccolo piccolo di senape, senza scalpore, diventa un albero grande. Oggi siamo invitati a riflettere sull’azione di Dio nella Chiesa, nel mondo, in noi! Egli agisce sempre, perché è suo il campo, il seme, l’albero che cresce. A noi chiede di partecipare alla sua opera, che è spesso silenziosa, e non è, come forse vorremmo, sensazionale e grandiosa. Agisce nella semplicità degli eventi, assieme a noi! San Giovanni Bosco oggi ci è maestro nell’arte dell’obbedienza alla misura di Dio! 

Meditazione

La Chiesa appartiene a Dio; il suo regno si compie attraverso la nostra partecipazione, ma oltre le nostre capacità, al di là della compulsiva importanza che diamo al nostro agire. Dipende non da me o da te, ma «in quella barca c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua. E il Signore non la lascia affondare; è Lui che la conduce, certamente anche attraverso gli uomini che ha scelto, perché così ha voluto» (Benedetto XVI, 27/02/2013).L’uomo getta il seme ma, come esso cresca, egli stesso non lo sa. L’uomo di oggi tende ad impadronirsi e controllare la natura e la vita, ma solo se rimane in uno spirito di adesione, di obbedienza, di libera sottomissione alle leggi della natura è fecondo per sé e per gli altri. Il granello di senape è il seme più piccolo in natura ma, se resta radicato in Dio, cresce e diventa l’albero più grande di tutti, e offre riparo a chi si rifugia sotto la sua ombra. Gesù parla in modo da farsi intendere da tutti perché nessuno si senta escluso dall’annuncio, dalla chiamata e dall’opera di Dio. Egli ha una parola adatta alla capacità di intendere di ciascuno e un compito specifico per ognuno. Accettarlo evita ogni competizione e rivalsa, perché «egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri» (Ef 4,11). Collaborare non significa essere protagonista. È Dio che compie cose grandi attraverso persone piccole ed umili! 

Preghiera

«O Signore nostro Dio, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza, con la bocca di bambini e di lattanti: hai posto una difesa contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli. Quando vedo i cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo perché te ne curi? Eppure l’hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato» (Salmo 8,2-6). 

Agire

È inverno e la campagna, i viali della città, le piante del balcone, sembrano morte. Mi prenderò 10 minuti per pregare Dio, contemplando l’opera silenziosa della natura attorno a me. 

Meditazione del giorno a cura delle Monache Agostiniane della Comunità Santi Quattro Coronati a Romatratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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